
È di nuovo quel momento in cui cerco di chiudere tutta la mia vita in un paio di valigie. So di non potermi portare tutto, so che non mi servirà nemmeno tutto, eppure per ogni oggetto che devo lasciare mi sento un po’ più vuota. È come se le cose che mi appartengono mi tenessero ancorata all’idea stessa di casa. Naturalmente non posso portare con me le persone che ci sono dentro, ma lasciare anche i regali ricevuti, i ricordi del Giappone, i pupazzi sul letto che mi ha vista crescere, mi dà un senso di incompletezza. Penso sempre che un giorno avrò un posto da chiamare davvero, in ogni senso possibile, casa, ma manca ancora tanto tempo. Quindi gran parte delle mie cose restano qui, radici lontane da dove saranno le foglie.