Visualizzazione post con etichetta english. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta english. Mostra tutti i post

30/11/15

Consigli di studio per il JLPT / JLPT study tips

Mini guida per persone impegnate / A little guide for busy people

[English version below]

Con il JLPT alle porte vorrei darvi alcuni consigli basati sulla mia esperienza di questi mesi, in cui mi sono dovuta ritagliare i momenti per lo studio tra lavoro a tempo pieno e una vita sociale a cui giustamente non ho voluto rinunciare. Badate bene: mesi! Non sottovalutate il test e, soprattutto se non avete la possibilità di studiare a tempo pieno, non sperate di potervi preparare in qualche settimana affannata.

JLPT N1

11/10/15

Tornare // Going back

[English version below]
Sono tornata in Italia per qualche giorno alla fine di settembre. Da qui è facile, un viaggio in aereo di due ore passa in un attimo. Sono i miei sentimenti a essere complicati, perché non so più come usare la parola tornare.

San Luca Bologna

Da tre anni, con qualche breve pausa, vivo all’estero. La mia vita è un’altra vita rispetto a quella che avevo prima di partire per Kyoto, non mi sono lasciata dietro quasi nulla. Nella casa dei miei genitori ci sono ancora tante delle mie cose, ma i miei vestiti sono a Londra e la sensazione di non abitare più lì è forte.

28/09/15

Japan Matsuri e altre storie // Japan Matsuri and other tales

trafalgar square japan matsuri[English version below]
Quando si aspetta qualcosa con molta impazienza capita poi che in un secondo scivoli via, puf, finito.

Era una bella giornata calda, assolata, di quelle che Londra aspetta per riversarsi nelle strade ad assorbire ogni goccia di luce. Daga e io, lei in kimono e io vestita da ninja (sotto il costume da eisa dovevamo portare solo abiti neri), facciamo la fila per il nostro agognato okonomiyaki. Incontriamo gli altri membri di Sanshinkai prima di trovarci nel backstage, il piccolo Kaito come sempre ride e fa ciao con le manine, noi ragazze siamo un po’ nervose. C’è davvero tanta gente.

Indossiamo i costumi, ci facciamo un sacco di foto, le ultime prove e in un attimo siamo sul palco in Trafalgar Square davanti a diecimila persone o forse di più. A quel punto non c’è più spazio per l’agitazione, i piccoli errori non contano e l’importante è divertirsi e metterci tutta l’energia possibile. Chi l’avrebbe mai detto che nella vita mi sarei esibita davanti a migliaia di persone in una delle piazze più famose di Londra. Chissà quante altre sorprese mi aspettano da ora in poi?

08/09/15

Giappone a Londra // Japan in London: London Okinawa Sanshinkai

[English version below]
Ero arrivata da poco, era la fine di giugno e il tempo era grigio e noioso. Mi sentivo sola e non sapevo ancora bene cosa ci facessi qui. Cercando eventi giapponesi con poca convinzione mi imbattei per caso nel sito dell’Okinawa Day che, per una fortunata coincidenza, si sarebbe tenuto proprio il giorno successivo. Ma tutto questo ve l’ho già raccontato.

Il bello però viene dopo. Dall’iniziale, vaga fascinazione per quella musica, dalla curiosità di sapere come sarebbe muoversi al ritmo di quei tamburi, una sconosciuta fame di nuove esperienze mi ha spinta a una decisione perentoria: volevo entrare in quel gruppo. C’era qualcosa.

Okinawa day

04/09/15

Giappone a Londra // Japan in London: Karaoke Epoc

Adanami - Karaoke Epoc[English version below]

Tra tutte le cose che mi mancano del Giappone sarebbe ingiusto non menzionare il karaoke. Quel senso di libertà che si prova a cantare a squarciagola rendendosi ridicoli davanti agli amici, ma al sicuro nella stanzetta che avete riservato e non in un bar di fronte a decine di sconosciuti, è uno dei primi ricordi felici che ho di Kyoto.

Quando mi hanno invitata a una serata tra ragazze al Karaoke Epoc a Soho sono stata doppiamente contenta: per il karaoke, e perché nemmeno mi ricordo più quando è stata l’ultima volta che sono uscita con un gruppo di amiche.

Il Karaoke Epoc non è luccicante come il mio amato Rainbow a Kyoto, ma per circa dieci sterline a testa ci si può sbizzarrire per due ore con un repertorio che va dall’immancabile sigla di Evangelion alle Spice Girls, passando per la musica dei Begin da Okinawa. Un paio di microfoni, il telecomando per la scelta delle canzoni (rigorosamente in giapponese), e in borsa scorte di cibo e bevande comprate al vicino Japan Centre: eccovi dall’altra parte del mondo senza dover passare dall’aeroporto!

25/08/15

Nel frattempo a Londra… // Meanwhile in London…

[English version below]

C’è una ragione dietro alla mia latitanza, eh. Andiamo con ordine.

Per un paio di mesi ho vissuto serenamente in questo appartamento un po’ sgangherato vicino a New Cross Gate, con una coinquilina rispettosa dei miei spazi e due gatti che attentano continuamente alla vita della mia già malandata pianta di basilico. La padrona di casa è una regista e non sta spesso a Londra, ma in quattro giorni di permanenza è riuscita a mandare all’aria la mia preziosa routine e, dichiarando che da fine settembre potrebbe trasferirsi qui in pianta stabile, a farmi decidere che è tempo di cambiare aria. Anche se gli anni all’estero mi hanno resa molto più tollerante e paziente ho ancora bisogno di sapere che il posto che chiamo “casa” è sicuro, che se la mattina devo svegliarmi alle 6 per andare a lavorare non ci saranno persone che sbraitano e fumano in salotto fino all’una, che la padrona di casa non darà le chiavi a qualche suo conoscente che è rimasto senza un tetto con un tempismo ineccepibile. Quindi, con contratto comunque in scadenza a settembre, mi immergo di nuovo tra gli annunci su spareroom.

hampstead heat


06/08/15

Giappone a Londra // Japan in London: Tanabata festival at Kew Gardens

Tanabata Kew Gardens[English version below]

La comunità giapponese di Londra non rinuncia alle tradizioni di casa, e la Japan Society ha organizzato oggi e domani (5 e 6 agosto) un piccolo festival di Tanabata presso i Kew Gardens, gli splendidi giardini botanici reali a Richmond. L’evento è una bellissima occasione per avvicinare i bambini a una cultura lontana attraverso il gioco, incominciando da una delle più conosciute ricorrenze giapponesi.

Una piccola caccia al tesoro attraverso il giardino dei bambù svela a poco a poco la storia dei due sfortunati amanti separati dalla Via Lattea; i simboli di Tanabata prendono forma tra le mani piegando e ripiegando la carta in mille origami colorati. C’è forse modo più divertente (anche per gli adulti) per imparare una nuova storia?

03/08/15

Recensione // Review: The Woodsman and the Rain–Third Window Films night @ White Conduit Projects

The Woodsman and the Rain / キツツキと雨
Shûichi Okita
Japan, 2011
Starring Koji Yakusho, Shun Oguri, Kengo Kora.

The Woodsman and the Rain at White Conduit Projects[English version below]

La mia ricerca continua a dare buoni frutti e ho trovato un altro appuntamento mensile di Giappone a Londra che vale la pena di annotare in agenda. La galleria d’arte White Conduit Projects (di cui avevo già parlato qui) ospita, un venerdì al mese, la proiezione gratuita di un film selezionato dal catalogo della ottima Third Window Films, casa di distribuzione specializzata in cinema dell’estremo Oriente.

Una location intima per una ventina di persone, un piccolo bar che offre birre giapponesi, sake e stuzzichini dal gusto nipponico, un film che fa stare bene: pochi ingredienti per una serata deliziosa.

The Woodsman and the Rain è la storia di Katsu (Koji Yakusho), boscaiolo dalla vita semplice, improvvisamente scombussolata da una troupe male assortita (non) guidata dall’inetto Koichi (Shun Oguri), che inizia le riprese di un film di zombie nel villaggio rurale in cui Katsu vive e lavora da sempre.

24/07/15

Goodbye Bermondsey

[English version below]

È già tempo di cambiamenti. La piccola routine di questo mese e mezzo è già da rifare.

Bermondsey

22/07/15

Troppo Giappone a Londra? // Too much Japan in London?

When in Rome do as the Romans do.

[English version below]

Se mi chiedeste a caldo qual è la cosa che preferisco di Londra dopo un mese e mezzo qui, credo risponderei “È così facile trovare pezzi di Giappone”. Ed effettivamente è quello che faccio, in ogni momento libero. Ho l’agenda traboccante di appunti, una lista su Twitter, un calendario su Google, pieni di Giappone a Londra. Ho persino una routine settimanale ormai, con giorni e orari dedicati a conversazione e incontri.

Okinawa day
Okinawa Day

20/07/15

Giappone a Londra // Japan in London: Miho Sato at White Conduit Projects

[English version below]

Miho Sato at White Conduit Projects
Killer whale

Dal 25 giugno e fino al 25 luglio la galleria d’arte White Conduit Projects, un piccolo spazio nel centro di Londra che espone artisti e designer giapponesi (ma non solo), è in mostra Miho Sato con “Where are you off to?” – Moomin – Tove Jansson, Moominland Midwinter. Già dal titolo è chiara l’influenza che la cultura pop, che iniziava a diffondersi in Giappone proprio durante l’infanzia dell’artista nei primi anni ’70, ha avuto sull’immaginario di Sato.

14/07/15

Giappone a Londra // Japan in London: Matsuya Nozawa and the World of Joruri

Matsuya Nogawa at Grosvenor Chapel [English version below]

Matsuya Nozawa
野澤松也 è un suonatore di gidayu shamisen presso il National Theatre of Japan ed è riconosciuto come uno dei Tesori Nazionali Viventi del Giappone.

Durante un breve tour europeo ha fatto tappa anche a Londra, a Grosvenor Chapel, grazie alla Japan Society. È stato un evento di introduzione al jōruri 浄瑠璃, una forma di musica tradizionale che enfatizza la parte narrativa dell’esibizione rispetto a quella puramente musicale. Il jōruri fa solitamente da accompagnamento al teatro kabuki o al bunraku (rappresentazioni di marionette), prendendo forme e stili diversi per l’uno o per l’altro. In entrambi i casi il suono dello shamisen 三味線 accentua un’azione, accompagna i movimenti, enfatizza i sentimenti dei personaggi sul palcoscenico. Utilizzando note e tocchi delle corde codificati il suonatore suggerisce al pubblico in modo infallibile cosa sta accadendo, qual è l’umore della scena.

10/07/15

Semplificazioni // Simplifying

[English version below]
Ho cominciato a pensarci pochi giorni dopo l’inizio del lavoro. La collega che mi stava spiegando i miei compiti di base, a un certo punto, mi ha detto: “Ah, è vero che tu studi giapponese! Che bell’hobby!”. Rumore di unghie sulla lavagna.

Working place
Because I would never think about Japan while I work

07/07/15

Giappone a Londra // Japan in London: Japan Centre

Japan Centre Piccadilly[English version below]

Non di soli libri vive l’uomo, ogni tanto anche il corpo vuole la sua parte. La mia seconda tappa (dopo JP Books) alla scoperta del Giappone a Londra è stata guidata dalla gola.

Japan Centre in Piccadilly Circus è il luogo in cui anche i giapponesi vanno a comprare gli ingredienti per ritrovare in Inghilterra i sapori del proprio paese: le stesse marche, gli stessi prodotti, a un prezzo naturalmente maggiorato, ma ormai il curry nipponico è un elemento fondamentale della mia dieta e non posso farne a meno.

03/07/15

Un mese a Londra // One month in London

Moominmug
Moominmug
[English version below]

Sono a Londra da un intenso mese. Trenta giorni fa ero da Chiara, spaesata, a chiedermi cosa ci facessi qui e a dire che volevo tornare a casa.

Tre giorni dopo ho trovato un appartamento con due gatti.

Due settimane dopo ho cominciato a lavorare full-time.

Londra, quella famosa, l’ho vista per la prima volta durante una lunga passeggiata con Clyo, che mi ha fatto da guida attraverso i luoghi più conosciuti.

Ci si accorge presto che Londra non è una ma quasi nove milioni di città diverse, quanti sono i suoi abitanti. Tagli, incolli, fai ricerche e ti costruisci la città che vuoi tu, scegliendo tra le infinite possibilità che offre. Io per ora cerco senza sosta il Giappone.

26/06/15

Giappone a Londra // Japan in London: JP Books

JP Books[English version below]

È vero che lasciare il Giappone è stata una mia libera scelta, ma non significa che non mi manchi da impazzire. Fortunatamente Londra è una metropoli cosmopolita in cui si trovano anche angoli di Sol Levante. Esiste già un ottimo sito, Japanese London, da cui partire con l’esplorazione.

La mia prima tappa è stata la libreria JP Books, e non ringrazierò mai abbastanza Gianna per il suggerimento: il negozio in Denman Street è piccino, sì, ma sembra di aver viaggiato senza prendere l’aereo. Se volete fare pratica con la conversazione potete fare due chiacchiere con il personale, tutto giapponese. Gli scaffali sono pieni di guide, materiale per lo studio, romanzi per i quali, presa da un’immediata nostalgia, avrei volentieri dissanguato il portafoglio. La libreria vende anche gadget e articoli da regalo, CD e DVD, oltre a traduzioni in inglese di opere nipponiche. Se non avete in programma di visitare Londra a breve potete dare un’occhiata al negozio online, che effettua spedizioni in tutta Europa (a prezzi comprensibilmente un po’ alti).
Se pensate di passare più di una volta fatevi fare la carta-fedeltà: ogni 4 sterline ricevete un timbro, e con 30 timbri avrete un coupon da 10 sterline sull'acquisto di libri.

23/06/15

BAFTA A Life in Pictures: Johnnie To

BAFTA a life in pictures johnnie to[English version below]
Un post veloce, scritto sull'autobus mentre rientro dall'evento BAFTA A Life in Pictures: Johnnie To.

Per me i film di Johnnie To sono stati prima una folgorazione da occhi sgranati e sorriso scemo, e poi durante un periodo particolarmente complesso hanno fatto da lenitivo a tante cose. Nei giorni peggiori, e solo in quelli, mi dicevo: “Oggi mi merito un film di Johnnie To”. Erano più di una consolazione, erano in grado di farmi staccare da me stessa e dimenticare tutto. Erano estasi pura.

Trovarmi davanti lui in persona è stata la realizzazione di un desiderio che consideravo talmente lontano da non aver nemmeno mai avuto il coraggio di esprimerlo.

16/06/15

Gratitudine // Gratitude

Cat Frodo
Frodo
[English version below]

Dicono che la gratitudine sia un elemento fondamentale per essere felici, che non conta tanto avere ciò che si desidera quanto saper essere grati per ciò che si ha. A parole è un concetto piuttosto banale, ma farlo proprio non è per nulla facile.

Domani saranno passate due settimane esatte dal mio arrivo a Londra. Domani inizio a lavorare a tempo pieno in un’azienda che commercia vini, che mi ha assunta dopo una raccomandazione da parte della mia nuova coinquilina.

Sette giorni fa mi sono trasferita in un appartamento luminoso a sud del Tamigi, a metà strada tra New Cross e Peckham. C’è una coinquilina disponibilissima, ci sono due gatti che si chiamano Frodo e Gandalf, non c’è la moquette, è ben collegato al centro, costa poco e dati gli standard abitativi a volte assurdi di questa città mi soddisfa molto.

07/06/15

Da Londra #1 // From London #1

Greenwich Royal Observatory[English version below]

Quattro giorni, due notti insonni, un numero imprecisato di momenti di grande sconforto, una decina di appuntamenti per vedere case, due buoni risultati: ecco in breve il mio incontro con Londra.

Non importa quante volte sono già partita, non credo mi abituerò mai alla solitudine della prima notte in una stanza sconosciuta, in una città di cui non so nulla. Non ci sono posti familiari e mi sento spaesata, il mio senso dell’orientamento traballante mi fa girare a vuoto, perdere tempo e pazienza, le ansie si amplificano, mi faccio sommergere dalla negatività. Vorrei mollare tutto e tornare a casa.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...