29/09/12

Dal Giappone #1

Diciamolo pure: questo è ufficialmente il primo post dal Giappone. Una cosetta veloce veloce per ringraziarvi ancora e ancora delle vostre parole che mi commuovono ogni volta e dirvi che sono arrivata tutta intera.
È stato un viaggio emotivamente difficile, condito di piantini regolari ogni paio d'ore e di momenti in cui ho avuto l'assoluta volontà di tornare a casa, ma ormai sono qui, e anche se questa città mi ha accolta con una pioggerella antipatica è troppo tardi per fare marcia indietro.

airplane wing

28/09/12

Verso il Giappone #4: tempo di saluti, ovvero un post decisamente personale

sayonara
Sono giorni strani, questi, in cui continuo a rimandare cose che dovrei aver già fatto e mi illudo che il tempo non stia per scadere. Forse non lo sapete, ma sono la regina della procrastinazione, io.
Ho chiuso la valigia, saltandoci sopra per schiacciarla, e il mio bagaglio a mano supera di ottocento grammi la misera franchigia di sette chili di Emirates, ma spero siano magnanimi con me.
In questi giorni, in barba a tutte le faccende arretrate che avrei dovuto sbrigare, la mia priorità è stata centellinare il tempo in modo da passarne il più possibile con le persone che contano.
Dall'ultima settimana mi rimangono flash vari di incontri felici, una cena con i parenti durante la quale mi hanno fatto un mucchio di domande interessate e curiose, nessuna delle quali finirà nella famigerata lista; un aperitivo con gli amici, che mi hanno riempita di regalini azzeccatissimi e pensieri dolci. C'è chi mi scrive mail e messaggi, chi mi abbraccia, chi mi incoraggia a modo suo e chi mi racconta di quando è stato in Giappone, e io voglio molto bene a tutti.

26/09/12

Recensione: Cowboy Bebop

Cowboy Bebop
カウボーイビバップ Kaubōi Bibappu
Shinichirō Watanabe
1998

In un futuro non troppo lontano la Terra è quasi inabitabile in seguito alla frequente caduta di meteoriti e asteroidi e gli esseri umani hanno colonizzato altri pianeti del sistema solare. A bordo dell'astronave Bebop viaggiano Spike Spiegel e Jet Black, cacciatori di taglie perennemente squattrinati. A loro si uniscono la prosperosa e opportunista Faye Valentine, l'eccentrica baby-hacker Ed e il cane Ein, andando a formare un equipaggio sgangerato e improbabile.

Di Cowboy Bebop, così di primo acchito, direi che è uno degli anime più cinematografici che abbia mai visto, in molti sensi. In primo luogo per la regia abile e versatile di Watanabe, in grado di passare con apparente facilità da flashback drammatici a inseguimenti mozzafiato tra velivoli futuristici, inserendo al momento giusto battute di pungente ironia che spiazzano e allentano la tensione.

25/09/12

Recensione: Il sogno della camera rossa

... lo strano non è strano, il semplice non è semplice, il vero non è vero, il falso non è falso.

Il sogno della camera rossa
曹雪芹 Ts'ao Hsüeh-ch'in
Il sogno della camera rossa
Titolo originale: 紅樓夢 Hónglóu Mèng
Anno: 1792
Traduzione di Edoarda Masi
BUR

Pao-yu, nato con una misteriosa pietra in bocca all'interno della nobile famiglia dei Chia, ama trascorrere il proprio tempo componendo poesie con le fanciulle della casa, ignorando gli studi confuciani. Con le cugine Tai-yu e Pao-chai, legate a lui dal filo del destino, formerà un triangolo amoroso dall'esito incerto.

È quasi impossibile riassumere in poche righe un romanzo dalla struttura complessa come Il sogno della Camera Rossa, smisurato affresco nel quale tutti i componenti della famiglia Chia trovano spazio e si muovono come figurine osservate dall'alto da Ts'ao Hsüeh-ch'in, capace di tenere insieme in modo assolutamente coerente un intreccio di situazioni e personaggi che raramente trova eguali nella lettaratura mondiale.
Questa comunità matriarcale è l'ambientazione perfetta per analizzare la Cina del tempo, ma l'ampiezza dei sentimenti descritti ha valenza universale, facendosi specchio dell'umanità nella sua interezza.

24/09/12

Recensione: Pietà

Pieta
피에타 Pieta
Kim Ki-duk
Corea del Sud, 2012

Kang-do è uno strozzino che compie il suo mestiere senza porsi scrupoli, mutilando i debitori della società per cui lavora per ottenere il risarcimento dall'assicurazione. La sua vita procede sempre uguale finché una donna non si presenta alla sua porta sostenendo di essere la madre che lo ha abbandonato alla nascita.

Premiato con il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia, l'ultimo film di Kim Ki-duk è un pugno allo stomaco, il racconto di un'umanità bassa e meschina - rappresentata sia dagli ottusi lavoratori che si indebitano senza pensare alle conseguenze, che dalla crudeltà insensata del protagonista, uomo cresciuto senza principi e senza morale, - un film sporcato dalla violenza e da un sesso brutale e animalesco.
L'apparizione di una figura materna (la straordinaria Jo Min-soo), una Madonna immacolata pronta a tutto pur di essere accettata dal figlio, scombina il mondo lurido in cui Kang-do ha sempre vissuto, insinuando in lui sentimenti umani e un desiderio di affetto represso per anni.

21/09/12

Recensione: Furusato Japan - Le voci della nostra infanzia

Furusato Japan
ふるさと-JAPAN Furusato Japan
Akio Nishizawa
Giappone, 2007

1956, Kiba (periferia di Tokyo). Una classe di studenti delle elementari, dopo l’arrivo di una nuova insegnante di musica e di un’alunna trasferitasi da Kobe, decide di partecipare alla competizione annuale di cori scolastici.
Tra la nuova allieva, Shizu, e il brillante Akira, capoclasse e bravo studente, si instaura presto un tenero sentimento di affetto. A causa di una ragazzata compiuta proprio da Akira e dal suo gruppo di amici, però, la classe viene esclusa dalla gara di canto, creando una frattura nel rapporto fra i due.

Un inizio leggero e positivo apre a un seguito in cui il dramma si fa spazio ed entra nella vita dei giovani protagonisti, che comprendono il vero valore della vita e l’importanza di prendersi le proprie responsabilità.

20/09/12

Verso il Giappone #3: cose da non dire a un amante del Giappone

dame

I rapporti sociali sono spesso un terreno minato, in cui bisogna muoversi con estrema delicatezza e anche così facendo si rischia di urtare involontariamente la sensibilità di qualcuno. In questo periodo molte delle mie conoscenze sono incuriosite dalla mia prossima partenza, mi capita di rispondere a quesiti su cose che do per scontate ma in realtà non lo sono affatto, e succede anche che qualcuno mi faccia ribollire il sangue con domande inopportune o pessime freddure. Quali sono, dunque, le cose da non dire a chi stia per partire per il Giappone per un anno?

17/09/12

Recensione: Musica

Mi meraviglio sempre nel constatare quanto l’eccitazione sessuale somigli ai sintomi dell’isteria. A volte penso che l’isteria sia solo una congiura dell’inconscio, che tenta di riprodurre asetticamente lo stato fisico dell’eccitazione sessuale senza il piacere, anzi accompagnandolo con la sofferenza.
Anche nel caso di una donna per la quale un uomo ha quasi perso ogni interesse, il momento in cui lei a poco a poco si eccita, e il vago sorriso di un attimo prima si trasforma in un’espressione violenta e fiera, è comunque per lui un momento prezioso.

Reiko Yumikawa si presenta nello studio del dottor Shiomi Kazunori, noto psicoanalista, affermando di non essere in grado di sentire la musica. Attraverso un percorso clinico travagliato e spesso ostacolato dalla stessa paziente, il dottore riesce infine a farsi confessare la vera natura del blocco della giovane: Reiko in realtà è frigida, del tutto incapace di provare l'orgasmo.

Comparso per la prima volta come romanzo d'appendice, Musica tratta la terapia psicoanalitica con un approccio da romanzo giallo, cercando indizi, imbattendosi in diversi vicoli ciechi e dipanando il filo della verità, nascosto tra le molte menzogne di Reiko. Solo dopo aver unito tutti i tasselli il dottor Kazunori comincia a intravedere una soluzione al problema e la possibilità di garantire alla propria paziente una vita sessuale e sentimentale soddisfacente.

13/09/12

Recensione: Ribelle - Brave

Brave
Brave
Mark Andrews, Brenda Chapman, Steve Purcell
USA, 2012

Merida è una principessa che si diverte andando a cavallo e tirando con l'arco, mentre le regole di corte e i compiti che le spettano in quanto erede al trono le stanno stretti. Durante la gara che dovrà decidere chi sarà il suo futuro marito, rinnega la tradizione creando un grave screzio con la madre Elinor.

Gli splendidi capelli rossi di Merida, eroina dall'aspetto indimenticabile, rappresentano al meglio il carattere di fuoco di un'adolescente decisa a creare da sé il proprio destino, senza farsi guidare da una madre alla quale, come tutte le ragazzine di questo mondo, non vorrebbe assomigliare per nessuna ragione.
Elinor, impeccabile regina e mamma apprensiva, donna fiera e sicura di sé, in grado di sedare con un solo sguardo severo una zuffa tra omoni in kilt, come ogni genitore che si rispetti desidera sopra ogni cosa il bene della propria figlia, cercando di indirizzarla nella direzione che, per la sua esperienza di vita, considera la più giusta.

11/09/12

Recensione: Still Walking

Still walking
歩いても 歩いても Aruitemo aruitemo
Hirokazu Kore-eda
Giappone, 2008

Ogni anno, nell'anniversario della morte del primogenito Junpei, la famiglia Yokoyama si ritrova a casa degli anziani genitori per commemorare il defunto. Ryota (Hiroshi Abe) si presenta per la prima volta insieme alla sua nuova compagna e al figlio di lei, avuto da un matrimonio precedente.

Aruitemo aruitemo racconta una storia semplice, quotidiana, senza scossoni: un gruppo di parenti si riunisce una volta all'anno e in quel momento riemergono le insoddisfazioni, i segreti celati, la difficoltà nel rapportarsi con gli altri che si fa evidente nelle risposte fredde e mozze, nelle allusioni appena abbozzate.

06/09/12

Eventi: Misato Kubo @ Spazio Rolland

misato kubo
Dal 1 settembre a oggi, lo Spazio Rolland di Cadriano (BO) ha ospitato la personale di Misato Kubo, artista e docente presso il Kyushu Zokei Art College di Fukuoka.

Rolland, azienda del settore cosmetico i cui prodotti sono realizzati con particolare attenzione all'aspetto ecologico, ha deciso di collaborare con artisti ispirati dal concetto di sostenibilità, i cui lavori mostrino una ricerca accurata sui materiali e sul design.


04/09/12

Recensione: Paco and the Magical Picture Book

Paco and the magical picture book
パコと魔法の絵本 Pako to Mahō no Ehon
Tetsuya Nakashima
Giappone, 2008

In un bizzarro ospedale psichiatrico vivono strambi pazienti, ognuno con le sue manie. Il guastafeste della situazione è il burbero Onuki, imprenditore ricoverato dopo un attacco di cuore, sempre impegnato a criticare gli altri, che spera di morire senza essere ricordato da quelli che considera individui inutili. L'unica in grado di scalfire la sua corazza è la piccola Paco, che soffre di un disturbo della memoria a causa del quale dimentica ogni mattina ciò che le è successo il giorno prima.

Dopo Memories of Matsuko, Nakashima spinge ancora l'acceleratore e confeziona un film colorato, esplosivo, fatto di immagini sorprendenti e pieno fino all'orlo di scene visivamente fortissime.
Facendo un uso abbondante di costumi stravaganti, scenografie variopinte ed effetti vari, dal 3D alle animazioni, il regista mostra ancora una volta l'originalità del suo modo di operare, sempre decisamente sopra le righe.

01/09/12

Recensione: Millennium Actress

Millennium actress
千年女優 Sennen joyū
Satoshi Kon
Giappone, 2008

Gen'ya Tachibana decide di produrre per gli studios televisivi di cui è presidente un documentario su Chiyoko Fujiwara, un tempo star del cinema, da anni ritiratasi a vita privata. La visita di Gen'ya e del cameraman Kyōji permette a Chiyoko di ripercorrere il proprio passato, vissuto alla ricerca perenne di un primo amore indimenticabile.

Persino il racconto di una vita si trasforma, nelle mani di Satoshi Kon, in materia di sperimentazione narrativa. La storia di Chiyoko, infatti, si confonde mano a mano con la trama dei suoi film. Gli intervistatori, inizialmente spettatori silenziosi, diventano attori al fianco della protagonista e Gen'ya, da sempre infatuato della donna, si fa suo protettore e paladino.

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