30/01/12

Recensione: Memories of Matsuko

Memories of Matsuko

Sho, giovane musicista fallito dalla vita disordinata, viene incaricato dal padre di svuotare la casa della zia Matsuko, che non ha mai incontrato e che è stata trovata assassinata pochi giorni prima. Mentre sistema le cose appartenute alla donna, Sho scopre a poco a poco, in un lungo flashback, la vita disastrata di quella sconosciuta parente.

28/01/12

The Lost Thing

The Lost Thing
Oscar come miglior cortometraggio animato 2010, The lost thing di Shaun Tan è la storia di un oggetto perduto, che il protagonista della storia ha casualmente trovato mentre cercava tappi di bottiglie. Questa "cosa" è difficilmente identificabile, ma il ragazzo decide di capire da dove venga e di riportarla al luogo a lei più consono.

Questo cortometraggio di quindici minuti è tratto dall'omonimo libro, scritto e illustrato nel 2000 dallo stesso Shaun Tan. La trama è semplice ma toccante, la resa è attenta ai dettagli, con un uso dei colori intelligente che veicola in modo perfetto lo stato d'animo che si vuole suggerire allo spettatore.
Il mondo indifferente e fuori dal tempo in cui si svolge la vicenda è immerso in un'atmosfera vagamente opprimente, che contrasta con i bei colori pastello della terra delle cose perdute.

25/01/12

Recensione: One Piece Film: Strong World

One Piece Strong World
One Piece è una serie incredibile per tantissime ragioni, tra cui spiccano la complessità e la vastità di una trama i cui confini sono chiari, dopo 61 numeri (in Italia), solo a quel geniaccio di Eiichiro Oda.
A chi volesse approfondire consiglio il dettagliatissimo post di Acalia (ATTENZIONE! Pericolo di spoiler per chi non sia arrivato al numero 60).

Personalmente non seguo molti manga, ma questo è un caso a parte: dubito siano molte le opere, passate o presenti, che potrebbero competere con il capolavoro di Oda.

Proprio il caro Eiichiro ha scritto la storia di questo decimo film tratto dalla serie, e si vede. Il personaggio di Shiki il "Leone dorato" veniva menzionato nel manga come il primo prigioniero mai fuggito da Impel Down (ringrazio mio fratello, molto più attento di me, per questa segnalazione). C'era già, quindi, l'idea di farlo tornare fuori in qualche salsa.

Avvertenza: nel seguito del post accennerò alla trama senza dare alcun indizio sul finale; citerò però alcune scene del film, quindi chi volesse goderselo senza nessuna anticipazione è pregato di fermarsi qui.

23/01/12

Di porte e di scrittura

1000 doors
千 doors, Choi Jeong-hwa (source)
In questi giorni non faccio altro che scrivere. Scrivo la tesi a fasi piuttosto alterne: ci sono momenti in cui, parafrasando gli Afterhours, ho tutto in testa ma non riesco a scriverlo, e altri in cui inizio a buttare giù idee come una furia, quasi inconsapevole di quello che sta uscendo mentre batto all'impazzata sulla tastiera. Certo, non sarebbe male se la mia relatrice mi rispondesse per darmi qualche dritta: ogni giorno di silenzio mi fa immaginare eventi catastrofici, tipo che il mio primo capitolo sia un disastro e vada completamente riscritto pena la bocciatura in sede di laurea (mai accaduto, sarò la prima a meritare tanta infamia).
Scrivo un sacco di recensioni delle cose che guardo - tante, ma mai abbastanza - più che altro per tenere a mente tutto. A volte mi prende questo "sacro fuoco" e ho bisogno di sfogarlo in qualche modo, che mi si legga o meno non importa. Riempire questo blog di parole per me è un po' un allenamento, uno sperimentare e cercare di migliorare me stessa, di vedere ogni volta un po' più a fondo nelle cose.
Purtroppo dobbiamo anche dormire, quindi finisco per togliere tempo ad alcune attività. Di solito è la lettura che viene penalizzata: ho Il nome della rosa, peraltro bellissimo, che languisce da settimane sulla scrivania e prosegue lentamente, un capitolo per volta.

Mi fa un po' strano pensare che si stia avvicinando a grandi passi il giorno in cui compirò 26 anni. È un numerone, 26. Non so mai cosa dire quando mi si chiede come ti immagini tra tot anni, ma sono piuttosto convinta che la me adolescente immaginasse la me ventiseienne un po' più "concreta" di come sono ora. Con progetti concreti per il futuro, una concreta idea di quel che farò. Del resto gli adolescenti sono sempre molto netti e molto certi di sapere ciò che vogliono, anche se in realtà non sanno nulla.
La verità è che sono ancora parecchio confusa, e certi giorni penso che non sia necessariamente un bene avere ancora tante porte davanti, pronte per essere aperte.

19/01/12

Recensione: Sweat Punch

Sweat Punch
Sweat Punch è una serie di cinque cortometraggi animati dello Studio 4°C, ognuno dei quali è diretto da un diverso regista.
L'ho scoperto grazie ad un post in cui Mirage recensiva Kigeki, il terzo episodio.
Particolarmente interessante è lo stile di animazione estremamente personale che caratterizza ogni segmento. Più che creare trame complesse ci si è concentrati qui sull'aspetto visivo, con risultati a mio parere apprezzabilissimi. Del resto i lavori dello Studio 4°C puntano spesso sulla qualità delle immagini, che risultano originali rispetto alla maggior parte degli anime in circolazione.

Tra storie di fantascienza in salsa giappo-punk e disegni che preannunciano il bellissimo Tekkonkinkreet, buffe marionette, mecha e inquietanti ambientazioni gotiche, lo spazio per sperimentare nuove idee c'è tutto, e viene utilizzato al meglio.

16/01/12

Recensione: Bullets Over Summer

Dobbiamo bere otto bicchieri d'acqua e dormire otto ore al giorno. Non dobbiamo fumare troppo e bere troppo vino. Non dobbiamo dormire troppo. Dobbiamo fare visite mediche regolarmente. Non dobbiamo attraversare la strada con il semaforo rosso. Non ci si deve sposare dopo i trent'anni. Non dobbiamo incrociare le gambe quando stiamo seduti. Dobbiamo spegnere il cellulare quando guardiamo un film. Non c'è niente che si possa o non si possa fare.

Bullets Over Summer
Brian (Louis Koo) e Mike (Frankie Ng) sono due poliziotti in borghese che ricevono l'incarico di sorvegliare il complesso residenziale in cui dovrebbe alloggiare Dragon, un rapinatore di banche spietato e sanguinario. Si nascondono quindi nell'appartamento di un'anziana signora che soffre di demenza senile e li scambia per i suoi nipoti (e che iniziano quindi a chiamare "nonna"). Mentre aspettano il ritorno del criminale iniziano entrambi una relazione sentimentale, Brian con una giovane studentessa e Mike con una donna incinta abbandonata dal compagno.

Wilson Yip nel 1999 era molto più libero da vincoli artistici imposti dall'alto e non è costretto qui ad una messa in scena convenzionale come quella di Ip Man. La regia si adatta perfettamente allo scorrere della vicenda e all'alternarsi dei sentimenti rappresentati, passando dalle adrenaliniche e veloci scene iniziali ai primi piani della seconda parte, più introspettiva.
Lungi dall'essere il solito poliziesco tutto sparatorie e inseguimenti, Bullets over summer è un film che combina azione e dramma familiare, mescolando piacevolmente ironia e malinconia e scorrendo liscio per una splendida ora e mezza.
Gli interpreti fanno un ottimo lavoro nella caratterizzazione dei personaggi, in particolare Helena Law nei panni della nonna, insieme esilarante e fragile, e l'impeccabile Francis Ng, che dà al solitario e introverso Mike un'intensità difficile da dimenticare.

13/01/12

Recensione: The Cat Returns

The Cat Returns
The Cat Returns (Neko no ongaeshi, lett. "La ricompensa del gatto") può considerarsi uno spin-off de I sospiri del mio cuore: vi compaiono infatti sia Muta, il simpatico micione che dà il via alle avventure di Shizuku, che il Barone, la statua-gatto custodita dal nonno di Seiji. Anche questo film è tratto da un manga di Aoi Hiiragi, e i collegamenti tra le due opere finiscono qui.

Haru, un'adolescente come tante, salva un gatto che sta per essere investito e che, con sua grande sopresa, si inchina e la ringrazia. Quella notte viene visitata da un corteo di felini; il Re dei Gatti promette di ricompensarla per aver salvato suo figlio combinandole un matrimonio con lui. La ragazza, che non è molto incline a sposare un gatto, si rivolge all'Ufficio per gli Affari Felini perché la aiuti a scampare a quello strano gesto di gratitudine. Lì conosce Muta e Baron, che la scorteranno nella sua avventura nel Regno dei Gatti.

Il film, uscito in Giappone nel 2002 e inedito in Italia, è diretto da Hiroyuki Morita. Nato come "Cat project" su commissione di un parco divertimenti giapponese, il progetto è poi stato utilizzato come test per gli aspiranti successori di Miyazaki. La sceneggiatura di Morita è stata poi prodotta dal sensei.

08/01/12

Corti: The Diary of Tortov Roddle e Kakurenbo

Durante le feste mi sono presa il tempo per scoprire piccole cose interessanti semplicemente navigando di sito in sito e di video in video.

The Diary of Tortov Roddle
Di Kunio Kato conoscevo già il commovente La maison en petit cubes (consigliatissimo a chiunque se lo fosse perso), vincitore dell'Oscar come miglior corto animato nel 2009. Grazie a BluVega ho scoperto anche The Diary of Tortov Roddle (Aru Tabibito no Nikki), che racconta in piccoli episodi di pochi minuti il viaggio di Tortov che, in compagnia del suo maiale dalle lunghe zampe, percorre un mondo surreale pieno di strane creature.
I pittoreschi paesaggi che attraversa sono disegnati a mano con colori freddi, adatti a trasmettere un senso di pace ma anche di solitudine, sentimenti ideali per lasciarsi andare alla contemplazione delle immagini.

02/01/12

Recensione: I sospiri del mio cuore

I sospiri del mio cuore
Seiji e Shizuku
Lucky Red ci ha finalmente concesso un'edizione italiana di Mimi wo sumaseba (耳をすませば), da noi I sospiri del mio cuore, diretto da Yoshifumi Kondō e prodotto dallo Studio Ghibli.
Tsukishima Shizuku è una ragazzina delle medie che legge appassionatamente un romanzo dopo l'altro. Durante le vacanze estive nota che tutti i libri che prende in prestito dalla biblioteca sono già stati letti da un certo Amasawa Seiji e inizia a fantasticare sull'identità di questo intrigante personaggio.
Un giorno, seguendo un buffo micione incontrato sulla metropolitana, Shizuku scopre uno splendido negozio di antiquariato gestito da un simpatico signore; tra le meraviglie del negozio spicca la statua di un gatto antropomorfo chiamato "il Barone".
Nel frattempo Shizuku fa la conoscenza di Amasawa Seiji, un suo coetaneo che sogna di diventare liutaio e che si rivelerà il nipote dell'antiquario. Stimolata dalla sua vicinanza la giovane si impegna per scoprire qual è la strada che vorrà seguire nella vita.

01/01/12

2012: auguri e buoni propositi

Ho programmato questo post, sperando che tutto funzioni a dovere, per augurare a chiunque legga uno
splendido 2012!

2012 dragone
Felice 2012, anno del dragone (Source)

E può mai iniziare un anno senza buoni propositi (quelli che ci smacchiano la coscienza che neanche la candeggina e poi finiscono nel dimenticatoio nel giro di una settimana)? Ovviamente no, quindi eccoli:

- scrivere la tesi e laurearmi a marzo
- ricominciare a studiare giapponese regolarmente
- fare esercizio fisico almeno 3 volte a settimana
- risparmiare soldi in vista del Giappone
- portare avanti il Genji Monogatari blog
- non perdere interesse per questo blog come tendo a perderne per ogni cosa

Di cose che vorrei fare prima o poi ce ne sono tantissime, ma fare una lista è più difficile del previsto. Del resto meglio pochi punti precisi, è più facile rispettare l'impegno preso, immagino.
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