02/07/14

Il mio secondo primo post dal Giappone

Eccomi qui, sana e salva, giunta a destinazione da un paio di giorni.

Questo arrivo è stato strano, diverso da come lo immaginavo. Mi aspettavo che Kyoto mi avrebbe accolta a braccia aperte, la figliola prodiga torna a casa, ammazziamo il vitello grasso e festeggiamo per giorni e giorni, invece ha fatto un po’ l’offesa, come se si fosse stizzita per la mia prolungata assenza. La prima sera nella mia casa, la stessa in cui ho vissuto lo scorso anno, mentre faticavo ad addormentarmi a causa del jet lag, mi sono sentita sola. In fin dei conti questa città ora è in qualche modo l’involucro vuoto di tante esperienze e conoscenze, di tanti incontri che non si ripeteranno. Sì lo so che conoscerò altre persone, e ne sono impaziente, ma nemmeno se fossi un’inguaribile ottimista (e non lo sono) crederei di poter avere la stessa fortuna per due volte di seguito.

Hamad International Airport, Doha


Nonostante avessi una lista dei desideri, ancora non ne ho fatto nemmeno una delle cose che tanto attendevo, perché – buu, noia! – le faccende pratiche hanno la priorità. Il mio primissimo acquisto è stato una bicicletta usata che per ora è arancione, ma presto tingerò di qualche altro colore, a cui non ho ancora dato un nome. Poi mi sono occupata della casa, sempre siano lodati i 100 yen shop, l’ho ripulita da capo a fondo, trovando un gokiburi morto sulla lampada della cucina. Dosi extra di candeggina dappertutto.

Hamad International Airport, Doha

Oggi sono andata a scuola per il test di piazzamento, ho fatto una breve escursione per salutare il Kamogawa, e poi da Yamaya a procacciarmi vera pasta, vero sugo e vero olio – lo so, sono molto italiana. E poi la Nutella, che a Bologna non ho mangiato nemmeno una volta in sei mesi, ma qui se non ce l’ho in casa mi sento perduta. Ora sono pronta a tutto, da domani si inizia con le cose che ho davvero voglia di fare.

16 commenti:

  1. Beh, piano piano! Mica puoi fare tutto appena uscita dall'aereoporto! Probabilmente non sarà un esperienza più brutta (o più bella) dell'altra volta, ma sarà un'esperienza diversa.
    Quindi andrai ancora a scuola?
    Se io avessi una bici la dipingerei di nero con fragole rosse ;-D

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    1. Eh hai ragione, io vorrei fare sempre tutto subito.
      Dovrei probabilmente solo smettere di fare paragoni e godermi le cose come arrivano, o affrontare gli eventuali problemi, senza pensare a com'era prima.
      Che bella sarebbe la bici nera con le fragole, ma pensavo a qualcosa di più semplice, altrimenti verrebbe fuori di sicuro un pasticcio! :D

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  2. Ben arrivata in Giappone! Credo che l'arrivo sia sempre "straniante", non importa quante volte ci si ritorna, ma sono certa che ora il Giappone sia pronto ad accoglierti! In bocca al lupo ^_*

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    1. Grazie!
      Sì, immagino sia sempre così, stare via tanto e poi tornare, ma almeno è un posto in cui mi sento a casa e qualche sicurezza ce l'ho.
      In bocca al lupo anche a te per tutto!

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  3. Che bello però tornare nella stessa casa!
    Non sarà mai la stessa esperienza, ma non credo che la scorsa volta tu sia stata solo fortunata. Ti sei impegnata, ti sei messa in gioco.
    Un po di solitudine è normale, i primi giorni. In bocca al lupo!

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    1. Bello sì, e poi mi ci sono trovata così bene che è stata una fortuna avere questa possibilità.
      Ti ringrazio tanto, a volte tendo a sminuire quello che faccio e attribuire tutto alla fortuna, ma senza atteggiamento positivo non si va da nessuna parte! :)

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  4. Le esperienze è giusto che cambino, se no sai che noia poi?
    Uhg per lo scarafaggione morto (anche se ricordo che ai tempi in cui avevo la pattumiera condominale - grazie al cielo ora sigillata - ne avevo in casa fin troppi ... )

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    1. I cambiamenti sono sempre interessanti, ma spesso sono una gran abitudinaria! :)
      Ho ripulito tutta la casa da cima a fondo, ma purtroppo entrano da qualunque minimo pertugio... mannaggia a loro.

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  5. お帰りなさい。
    Bentornata a casa Elena :)

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  6. Kanbatte! Ti stai già impegnando fino in fondo, vedrai che il resto verrà!

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    1. Grazie, spero di continuare a fare del mio meglio!

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  7. Aaaaaahhhhh lo scarafagggione morto!!!!! Bleaaaaah!!! Oddio meglio morto che vivo....
    Eh sì i ritorni a volte sono strani, ci si fa un sacco di film ma poi spesso la realtà è ben diversa e le scartoffie e le cose pratiche si mangiano un po di poesia. I negozi a 100 yen... *__* li adoro!!! Sono secondi solo ai konbini.... qui mi mancano così tanto...
    In bocca al lupo!

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    1. Infatti, pensa se avesso dovuto rincorrerlo con una ciabatta per farlo fuori!
      Infatti è come dici tu, io poi idealizzo sempre tutto tantissimo, poi la realtà mi rimette un po' in riga, ma va bene così.
      I negozi a 100 yen sono una meraviglia, ma ci perdo ogni volta così tanto tempo anche solo per osservare tutte le cose stupendamente inutili che vendono! :)
      Grazie mille!

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  8. Perfetto direi e riguardo il sentir la tua Kyoto come uno scenario vuoto, forse è proprio il mondo ad esserlo. Tutto ruota attorno a noi, al nostro stato d'animo, si può essere soli anche in mezzo a tanti amici se siamo toccati da qualcosa di esclusivo, sia un amore o un dolore o un progetto di vita che ancora non abbiamo del tutto chiaro nella testa...ora mi lascio andare ad una delle poche cose che ricordo dal mio ormai lontano liceo: " irascar amicis,
    cur me funesto properent arcere veterno,
    quae nocuere sequar, fugiam quae profore credam,
    Romae Tibur amem, ventosus Tibure Romam" ... un'epistola di Orazio

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    1. Non avrei saputo dirlo meglio, è proprio così. E dire che siamo così piccolini e insignificanti sulla Terra, eppure non possiamo fare a meno di vivere tutto come se fosse di un'importanza enorme, solo perché si tratta di cose che ci toccano nell'intimo. Ma se non fosse così non saremmo nemmeno umani, forse.

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