Sono solo all'inizio della mia esperienza giapponese, e le giornate a tratti sono ancora complesse, a volte frustranti. Ieri, in particolare, è stata proprio una giornata no. Oltre a fallire nell'impresa di aprire un conto in banca - serve un hanko, un timbro col proprio nome - ho scoperto che andare in bici in questa città è molto più difficile di quanto non sembri: è tutta un saliscendi, e per me che sono parecchio fuori allenamento un quarto d'ora di pedalata è stato infernale, tanto da farmi temere che in realtà la bici qui non mi servirà mai a nulla.
Insomma, oggi avevo decisamente bisogno di distendermi, di stare un po' da sola (a volte fa davvero bene) e soprattutto avevo bisogno di bellezza. Ho deciso di visitare il Nijo-jo (castello di Nijo), patrimonio UNESCO e residenza dello shogun quando si trovava a Kyoto.
La costruzione del castello è iniziata nel 1603 e terminata nel 1626 ed è uno dei migliori esempi della cultura del periodo Momoyama.
Il palazzo Ninomaru, costituito da diverse sezioni collegate tra loro, ha una superficie di 3300 metri quadri; le opere sulle pareti furono realizzate da importanti membri della scuola Kano. Purtroppo non è possibile fotografare gli interni.
Il giardino Ninomaru, che circonda l'edificio principale, è attribuito a Kobori Enshu, un maestro dell'arte del giardinaggio. Ci si può perdere a guardare il laghetto e le sue piccole isole, da una delle quali una gru osservava indifferente il viavai di turisti, ignorando gli obiettivi puntati su di lei.
Non avevo mai fatto la turista da sola, e devo dire che non è affatto male. Ci si può soffermare quanto si vuole su ciò che si trova più bello o saltare quel che non si trova interessante. Ci si prende tutto il tempo che si vuole per fotografare qualcosa da ogni angolazione, ci si ferma a guardare solo per il piacere di farlo.
Info pratiche: Nijo-jo, orario: 8.45-16.00 (i cancelli chiudono alle 17.00). Chiuso dal 26/12 al 4/01 e i martedì in luglio, agosto, dicembre e gennaio. Costo: 600 yen.
Trovate le altre foto sulla pagina Facebook, da qui in poi, e su Flickr (qualità migliore e niente watermark).
Ci sono posti a Kyoto che davvero riconciliano con il mondo! Stai lì, vedi tutta quella bellezza e dimentichi affanni e stanchezza! Poi da sola ti puoi prendere i tuoi tempi...
RispondiEliminaCoraggio dall'Italia facciamo tutti il tifo per te!
Era proprio uno di quei posti che cercavo, e per fortuna l'ho trovato. È un bene per me essere in una città come Kyoto, nella quale posso combattere i momenti di abbattimento rifugiandomi in qualche luogo che pare fuori dal tempo.
EliminaTi ringrazio tanto, mi fa sempre bene sentire il vostro supporto!
Davvero non hai mai fatto la turista da sola? Da una parte è bello condividere, dall'altra è BELLISSIMO prendersi i propri tempi ;-)
RispondiEliminaNeanch'io c'è la potrei fare con la bici in salita... Meglio a piedi... Ma se ci riesci ti verrà un fisico super allenato!
Da sola al massimo ho esplorato Bologna, ma niente di più. In effetti mi aspettavo sarebbe stato un po' triste, invece mi è piaciuto molto.
EliminaCon la bici vorrei riprovarci, magari iniziando con distanze brevissime e poi a poco a poco aumentare, di certo mi farebbe bene. Anche camminare 20 chilometri al giorno, comunque, mi terrà in forma!
Se potessi vivere in Oriente mi prenderei una bicicletta elettrica! Che goduria!! (Qui mi prendono in giro solo all'idea...)
RispondiEliminaNon ti abbattere, da quel che ho sentito la burocrazia è snervante, ma tu cerca di resistere! E poi....Che figo, avrai il tuo timbro!!!!
Esatto, la bicicletta elettrica sarebbe l'investimento più azzeccato per chi decidesse di vivere qui. Appoggio la tua idea!
EliminaEh sì credo che alla fine dovrò farmi il timbro, speravo di trovare una banca che si accontentasse della firma ma pare non ci sia scelta. La burocrazia è noiosa ovunque nel mondo credo, almeno qui sono ipercortesi e non hanno la faccia di chi ti sta odiando, come certi impiegati italiani.
A me è piaciuto da morire!!! Odio le biciclette, ti sono vicina.
RispondiEliminaChe palle la burocrazia.
Il Nijo-jo è stato veramente una bella scoperta, poi è abbastanza vicino a dove sto, se mi venisse una gran voglia di tornarci. Con la bici spero di riconciliarmi, in fondo è "regalata" con l'affitto, vorrei sfruttarla.
Eliminacome si fa a farsi fare il timbro là? da quello che avevo letto tempo fa, ne esiste uno per la banca, uno per le firme in generale ecc... non hanno mai avuto problemi di contraffazione di quei cosi là?
RispondiEliminaPenso esista un timbro solo con il cognome, usato normalmente, e uno con nome e cognome per eventi importanti come la compravendita di una casa. Secondo me qui, a differenza che in Italia, non hanno grossi problemi di contraffazione. Sul come si fa probabilmente te lo saprò dire tra qualche giorno, se non trovo una banca che accetti solo la firma.
Eliminagrazie per le foto: sono posti bellissimi! E' sicuramente rilassante visitare luoghi simili!
RispondiEliminaSono felice che ti siano piaciute le foto. Avere la possibilità di staccare la spina e rifugiarsi in posti così belli di certo non risolve tutti i problemi, ma rilassa parecchio!
EliminaSplendido! *W* Come Tokyo, Kyoto ha sicuramente i suoi pro e contro (spero che la situazione della bicilcetta si risolva, magari mentre ci fai l'abitudine puoi fare un po' con la bici - tipo nei posti più vicini - e un po' con la metro/autobus?), però le bellezze che ci sono lì devono essere qualcosa di grandioso *______* (la prossima volta che andrò in Giappone andrò almeno una giornata a Kyoto col treno, e sicuramente tornerò a guardare anche qui mentre faccio la cernita dei posti da vedere <3<3!!).
RispondiEliminaIl quartiere in cui vivo è molto normale, con negozietti e palazzi che non hanno nulla di speciale, ma basta camminare un po' per trovarsi in luoghi spettacolari. Ho ancora tantissimo da vedere!
EliminaCon la bici cercherò di allenarmi per riuscire a fare un po' più di strada, nel frattempo me la cavo a piedi, camminare non è un problema. Se avrai bisogno di consigli per un eventuale viaggio a Kyoto chiedimi pure!
Noi, quando siamo stati a Kyoto, ci siamo mossi sempre in autobus e non mi ero resa conto che ci fossero così tanti dislivelli (o forse sì ma il mio cervello l'ha censurato per il bene delle mie gambe).
RispondiEliminaIl castello Nijo è bellissimo (e poi, storicamente parlando, è un posto importantissimo). A me ha colpito moltissimo il corridoio dell'usignolo, quello che quando calpestato emette un suono che sembra il canto di uccellini (per evitare imboscate da gente che cercasse di entrare di nascosto) ^^
Da fare a piedi i dislivelli non sono nulla di terribile, è proprio pedalarci sopra che li fa notare tutti uno per uno.
EliminaAnche a me è piaciuto tantissimo il castello, poi camminare scalzi su quei pavimenti, sentire quello scricchiolio particolare... sembra di tornare indietro al tempo degli shogun, è veramente una bella esperienza.