06/04/13

Hanami tour de force

Piove da stamattina a Kyoto, e soffia forte il vento. Forse i sakura, delicati come sono, non resisteranno a questo fine settimana impietoso. Ieri mi sono quasi scottata sotto il sole caldo, facendo hanami con gli amici ad Arashiyama, e oggi la primavera sembra di nuovo un miraggio.

Sakura in Uji
Uji nella luce del tramonto


Philosopher's Path with sakura
La Passeggiata del filosofo
A essere onesti, non mi posso lamentare della settimana appena trascorsa. Nonostante un fastidioso dolore al ginocchio, probabilmente dovuto al troppo camminare a Tokyo, ho perseguito con fermezza il mio proposito di vedere tutti quanti più ciliegi possibile, preservando nella testa la loro immagine per quando, presto, i petali saranno a terra.

I giapponesi li amano davvero tanto, i loro bei ciliegi che non danno frutto. Dappertutto, intorno ai fiori bianchi e rosa, è un tripudio di esclamazioni di stupore, macchine fotografiche con obiettivi professionali - un'altra passione dei giapponesi è la fotografia - e tovaglie da pic-nic.
Tutti, dai bambini agli anziani, si stupiscono come se li vedessero per la prima volta, e lanciano sugoi! a profusione. Trovo che sia commovente avere qualcosa da aspettare ogni anno con impazienza, e di cui meravigliarsi tutte le volte. Le cose belle andrebbero viste sempre con occhi nuovi.

Ai miei occhi, invece, è davvero uno spettacolo nuovo. Il mio stupore è differente da quello di chi ha già vissuto tante primavere immerse nel bianco, ma è anche diverso da quello dei turisti che sono arrivati a ubriacarsi di una Kyoto vestita a festa, senza averla vista spoglia e grigia, in pieno letargo. Troppo facile innamorarsene così, lasciarsi ammaliare dal suo lato migliore.

I posti che più ho amato sono quelli meno affollati, per qualche ragione quasi ignorati dai turisti occidentali: Uji, "the town of The Tale of Genji", che in ogni stagione è uno dei luoghi che più amo, e lo Hōryū-ji, poco fuori Nara, che comprende le costruzioni in legno più antiche del mondo.

Yumedono of Horyu-ji
Yumedono, il Padiglione del sogno, dello Hōryū-ji

Lunedì ricomincia la scuola, ma da queste vacanze ho spremuto ogni goccia di tempo, ora posso fermarmi un attimo e concedermi (anzi, impormi) di passare in casa questo week end piovoso... e ripassare i kanji.

17 commenti:

  1. come mi piacerebbe vedere quei ciliegi in fiore... e come invidio i giapponesi che riescono a riempirsi di meraviglia per la stessa cosa ogni anno! a noi manca questa capacità... non ci stupiamo più di niente.
    un abbraccio

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    1. I ciliegi rendono certi scorci ancora più belli, bisognerebbe avere il cuore di pietra per non stupirsi. Ci vuole un po' di allenamento allo stupore ogni giorno per non perdere la capacità di apprezzare le cose belle. :)

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  2. Ho letto: i giapponesi che lanciano SuGO! .... Che splendida immagine ( e che rincog... Sono!), però sono meglio le immagini dei ciliegi! Ma davvero non danno frutti?

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    1. Ahah bè quello non sarebbe stato male... mi immagino i ciliegi imbrattati di passata al pomodoro!
      No, i ciliegi da fiore sono solo ornamentali, sono selezionati per essere belli, hanno anche dei ciliegi da frutto, ma credo siano limitati ai campi da coltivazione. Peccato, sai che bello se poi tutti quegli alberi si riempissero di ciliege!

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  3. Anche io ammiro molto il modo in cui i giapponesi si stupiscono sempre o si ricordino sempre di ringraziare, anche per le piccole cose. E' forse l'aspetto della cultura nipponica che mi piace di più :)
    Buono studio ^^

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    1. A volte mi stupisco di quanto si stupiscono! Però ormai ho adottato anche io le loro espressioni di sorpresa, quando torno mi prenderanno tutti per pazza...

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  4. La città è stata invasa dai turisti? Spero che nonostante la folla tu sia riuscita a goderti per bene questo spettacolo.

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    1. Sì, sia turisti dall'estero che dalle altre parti del Giappone (c'è parecchio turismo interno e ovviamente Kyoto è una delle mete principali), però uno spettacolo del genere fa dimenticare anche la ressa.

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  5. Che invidiaaaa! Io ho visto il Giappone sotto la pioggia e la caldazza mortale! Però mi sono gustata lo stesso lo Horyuju. Putroppo Uji invece mi manca.

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    1. Sono un po' preoccupata per la prossima stagione delle piogge e per l'estate caldissima... però allo Horyuji e a Uji tornerò ancora, a prescindere dai sakura, sono due dei posti che ho amato di più da quando sono qui.

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  6. ciao^^
    Scusa lo spam (soprattutto se dovessi aver lasciato già un commento simile D:) ma volevo consigliarti di passare da mio blog se ti va.
    Li si parla di anime, manga, videogiochi, cosplay ecc e se ne discute insieme
    Se ti va di passare anche solo per dare un occhiata il link è questo: http://shadeswebspace.blogspot.it/
    Ti aspetto^^ ciao

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  7. Piacerebbe tantissimo anche a me vedere i ciliegi in fiore dal vivo! Quando sono stata in Giappone era piena estate e c'era un caldo e un umido da schiattare ^^
    Nara mi è piaciuta tantissimo, sia per i cervi (indimenticabili) sia per i luoghi storici stupendi ^^

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    1. Per i ciliegi bisogna essere fortunati, oltre ad avere ferie in un periodo dell'anno in cui di solito si lavora. Quest'anno sono sbocciati prima delle aspettative e tante persone venute apposta sono arrivate a stagione finita.
      Nara piace da morire anche a me, essendo appassionata di arte buddhista per me è un luogo da sogno!

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  8. Ciao Anche di qua Elena, mi sono ritagliato uno spazio per me oggi, leggo con piacere che ti è piaciuto tanto l'Hōryū-ji :-D che voglia di venire in Giappone...ma mi tocca aspettare :-/ ...

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    1. Ciao Danilo, grazie per il consiglio, lo Hōryū-ji è davvero splendido e coi sakura toglie il respiro. Spero riuscirai a tornare presto in Giappone, magari riusciamo a incrociarci di nuovo da queste parti!

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