23/11/12

Morire di bellezza

Red leaves at Kitano Tenman-gu
Sentiero degli aceri, vicino al
Kitano Tenman-gu

Oggi in Giappone è festa nazionale per il Giorno del Ringraziamento per il Lavoro (勤労感謝の日 Kinrō Kansha no Hi) e ne sto approfittando per mettere a posto un po' di foto, restare a poltrire sotto al piumone e scrivere finalmente sul blog. Fuori dalla finestra è tutto grigio e la voglia di alzarsi e cominciare a preparare il pranzo è pari a zero. Rimarrei volentieri in questo non-stato per ore, noncurante di tutto, pensando a cos'è questo paese per me, facendo un bilancio provvisorio a meno di un mese dal mio ritorno in Italia per le vacanze di Natale.

Ci sono giornate molto belle, giornate così così e giornate che iniziano male e finiscono peggio, e poi c'è questa città che sto iniziando a sentire mia in una maniera che non credevo possibile nei primi giorni dopo il mio arrivo.
Ormai camminare per le sue strade è una cosa quotidiana, non mi sembra più di essere fuori posto e tutto inizia ad avere l'aria familiare di casa. Ora so per certo che quando verrà il momento di andarmene definitivamente ne sentirò la mancanza, e tanto.



Sono sicura di avere preso la giusta decisione quando ho scelto di vivere a Kyoto, e non a Tokyo o Osaka o qualunque altro luogo del Giappone. Ho sempre preferito le città dalle dimensioni umane, che potessero offrire tanto a chi ci vive senza diventare enormi e alienanti contenitori di persone. E poi la pianta a scacchiera di derivazione cinese è ottima per chi come me ha il senso di orientamento di Zoro e Ryoga. In questo ricorda un po' Bologna, e lo sanno tutti che a Bologna non si perde neanche un bambino.
Tutt'altra cosa Osaka, quel terribile labirinto, in cui mi sono disastrosamente smarrita qualche settimana fa. Un'altra storia che vorrò raccontarvi, un giorno.

La cosa che più amo di Kyoto, però, è un'altra.

Kiyomizu-dera
Kiyomizu-dera

Ci sono luoghi, appena dietro alle grandi strade moderne degli uffici, di una bellezza inimmaginabile.
La prima cosa che ho pensato, quando mi sono trovata davanti al Kiyomizu-dera illuminato e circondato dal rosso delle foglie autunnali, è stata "voglio morire qui". Insomma, non che volessi letteralmente morire lì, va da sé, ma trovarsi davanti a tanta bellezza è una sensazione spiazzante, impossibile da spiegare, che toglie il fiato.

View from Kyoto tower
La vista sulla città dalla Kyoto Tower

Per quanto possa sentirmi sola certi giorni, anche se non tutto va sempre come desidero, so per certo che questa città ha la cura in grado di lenire ogni tristezza.
Per questo alla fine trovo la forza di rotolare giù dal futon, cucinarmi un pranzo veloce e uscire a cercare i momiji, gli aceri infuocati che in queste settimane accendono Kyoto.
Non so ancora dire chi tra Murasaki e Akikonomu avesse ragione, ma di certo i sakura dovranno impegnarsi parecchio per eguagliare lo splendore di questo autunno accecante.

Qui trovate le foto che ho scattato ieri durante il light-up autunnale del Kiyomizu-dera.

28 commenti:

  1. Che bello sentire questo entusiasmo! Sono tanto felice per te, davvero!

    PS: ma quindi anche Bologna era un accampamento romano? A Torino le strade sono così per quello.

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    1. Ti ringrazio tanto! Sto imparando a vedere le cose belle che ci sono qui, finalmente.

      Sì, anche da noi i Romani hanno lasciato la pianta a scacchiera, non mi spiego perché le città non siano costruite tutte così, è un metodo talmente razionale.

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  2. Non sono ancora andata a vedere le foto, ma le tue parole hanno già creato una marea di immagini nella mia testa.
    E' bello leggere che inizi a sentirti a casa, ma immagino che sarai felice di passare le feste con i tuoi. Malgrado qualche giornata no (e chi non le ha?! io è un periodo che mi sveglio con la rugna!) stai prendendo il meglio di questa esperienza che, da come parli, ho l'impressione che ti stia facendo crescere molto.
    Continua così!

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    1. Io ci provo a esprimere a parole cos'è questa città, ma mi pare impossibile!
      Ormai le strade qui sono familiari, ma sono felice eccome di passare il Natale a casa, è una di quelle festività che rischiano di essere davvero deprimenti se non si è con le persone a cui si vuole bene.
      Penso anche io di stare crescendo, a prescindere dai risultati con il giapponese già quelli sul mio carattere e sul mio modo di affrontare le difficoltà valgono l'esperienza.

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  3. Prima o poi un giro in Giappone me lo dovrò fare a tutti i costi.
    Tra l'altro, questo tuo post fa sentire come di essere lì.

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    1. Cerco di invogliare più gente possibile a venire a farsi un giro qui, perché credo che il Giappone (e Kyoto in particolare) sia uno di quei luoghi che nella vita vanno visti per forza.

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  4. Chissà perché io invece a Kyoto avevo sempre paura di perdermi...sarà che da buona ligure sono abituata a salite, discese, curve e carruggi e quella distesa di strade dritte e perpendicolari mi fa smarrire l'orientamento, mi sembrano tutte uguali! Sono molto contenta che ti stia finalmente sentendo a casa! Te l'avevamo detto, no? Spero che ovunque sarai, le giornate no siano sempre meno!
    P.s. Le foto sono bellissime, volevo tornare in Giappone per la fioritura dei ciliegi ma inizio a valutare seriamente anche questa stagione...

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    1. Non conoscendo ancora alla perfezione la città capita anche a me di perdere l'orientamento per mancanza di punti di riferimento (io poi sono un disastro totale per queste cose), ma almeno conoscendo la direzione in cui ci si deve muovere prima o poi si arriva alla meta.
      Hai ragione, ci voleva solo un po' di pazienza per abituarmi alla novità. Grazie per l'augurio e per i complimenti alle foto, merito del soggetto, era impossibile che un po' di bellezza non passasse attraverso l'obiettivo. I sakura ancora non li ho mai visti dal vivo, ma non so come potranno superare questa stagione.

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  5. quanto bell'entusiasmo nelle tue parole! credo che nel creare questa bellezza pensata da "architetti della natura" sia per il Kouyou che non ho mai goduto a quei gradi, e sopratutto che per l'hanami che ho visto in tutto il suo fulgore ci sia proprio quella tua frase, "voglio morire qui"; il godimento assoluto della bellezza che porta all'estasi, la ricerca dell'attimo, la consapevolezza del momento da godere e che passa...in una parola la vita!

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    1. Qui tutto è pensato per esplodere di colori durante l'autunno e la primavera, e ogni sito turistico è circondato di aceri e sakura: capisco il loro amore per queste due stagioni, certi spettacoli fanno bene al cuore. Ogni preoccupazione scivola via quando ci si trova davanti a tanto splendore, e proprio come dici tu in quella contemplazione si possono trovare risposte a molte domande.

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  6. oh si, kyoto è pura poesia per gli occhi e per la mente... che nostalgia...
    fai davvero delle splendide foto!

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    1. Ti ringrazio!
      Kyoto è una delle città più belle che abbia mai visto, e ancora ho tanto da scoprire. La nostalgia può sempre essere una buona scusa per tornare! ;)

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  7. Nella lotta sakura VS foglie rosse io faccio il tifo per le foglie rosse senza nessuna ombra di dubbio. Secondo me è come una lotta tra una bellissima ragazza (sakura) e una donna bella, intelligente e affascinante, ma meno appariscente della bella ragazza.
    Il fatto è che i sakura sono bellissimi, ma sempre uguali a se stessi.
    Gli alberi autunnali invece cambiano e cambiano e cambiano e sono sempre belli in modo diverso, soprattutto qui dove, ma forse te ne sarei accorta, vengono posizionati strategicamente per creare il miglior effetto possibile.

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    1. Il paragone che fai è azzeccatissimo, e io voto tutta la vita per la donna intelligente e meno appariscente! Sono curiosa di vedere anche i sakura, ma non so se potranno mai conquistarmi come gli aceri che cambiano colore, che ogni giorno mostrano una sfumatura diversa.
      Sono un po' triste al pensiero che la pioggia di questi giorni farà cadere tante foglie e che poi verrà l'inverno e tutto sarà freddo e spoglio. :(

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  8. La primavera è bella, ma trovo che le cromie autunnali siano superiori.
    Sono felice di leggere che stai bene ed è confortante potersi sentire finalmente a proprio agio.

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    1. Il dilemma su cosa sia meglio tra autunno e primavera in Giappone esiste da tanto, anche nel Genji monogatari le dame si interrogavano a riguardo...
      Ti ringrazio, per fortuna ho trovato una sorta di equilibrio qui.

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  9. grazie:, grazie mille perchè con queste parole e foto ci trasmetti la bellezza di Kyoto!

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    1. Troppo troppo gentile! Auguro a tutti di vedere Kyoto e i suoi luoghi più belli di persona, ma nel frattempo anche sognare non fa male, no?

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  10. Sono contenta che cominci a sentirti a casa ^^
    Le foto che hai scattato sono meravigliose (come scusa per tornare in Giappone posso giocarmi il fatto di averlo visto in estate ;-P)

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    1. Grazie! :)
      Se ti capita l'opportunità di venire in Giappone intorno a metà novembre non fartela scappare, difficilmente lo si può vedere in momenti di maggior splendore.

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    2. Non c'entra nulla con l'argomento del post ma ti ho candidata per il premio Miglior Blog di Cinema:
      http://hovogliadicinema.blogspot.it/2012/11/miglior-blog-di-cinema-candidatevi.html

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    3. Grazie mille, vado subito a vedere! :)

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  11. Condivido il tuo stato d'animo, anche se Milano purtroppo non è bella e a dimensione umana come Kyoto: oggi ero depressa marcia, poi ho visto dell'edera rossa e un albero a cui il vento portava via le foglie gialle e mi sono incantata.
    Sono contenta di non essere l'unica babba con il senso dell'orientamento di Ryoga (anche se forse io sono un caso limite...se mi perderò a Bologna te lo farò sapere XD).

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    1. Guarda, ormai riesco a rallegrarmi di ogni piccolo dettaglio, mi sto allenando a combattere la malinconia. In qualunque città si trovano particolari belli in grado di far dimenticare una giornataccia, bisogna sfruttarli al meglio.
      Sull'orientamento sono davvero pessima, figurati che anche a Bologna, pur vivendoci da sempre, ci sono ancora zone in cui mi smarrisco come una scema...

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  12. ELENA-CHAN! ma che splendore sono? quant'è bello l'autunno in Giappone? WOW. *.* ti capisco quando dici "qui potrei morire!" ho avuto la stessa sensazione di fronte ai bagliori dell'aurora borealis vedendola dall'oblò dell'aereo, in quel momento poteva finir tutto che ero già contenta! :) Elena-chan, che bella esperienza che stai vivendo, sono sicura che la tua sensibilità ti farà vivere al massimo questa meravigliosa avventura! la cultura giapponese ti sconquinfera in toto o ci sono cose che proprio non riesci a comprendere e condividere? fa freddo lì? continua a tenerci aggiornate, ti leggo con entusiasmo <3

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    1. Kri è veramente bellissimo qui, e adesso è probabilmente la stagione migliore per visitare templi e ammirare gli aceri rossissimi. Davanti a certe cose riesco a dimenticarmi di tutto, è una sensazione strana e intensissima. Ti ringrazio, spero anche io di riuscire a continuare a prendere il bello da quello che sto vivendo.
      Qui le temperature ora sono più o meno come lì a Bologna direi, intorno ai 10° durante il giorno.
      La cultura non mi piace in toto, ci sono alcune cose che faccio fatica a comprendere, ma ancora non mi sono imbattuta in aspetti che trovo del tutto intollerabili. Ma prima o poi scriverò anche di questo! ;)
      A presto, un bacione

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  13. E' bellissim questo post Elena, si percepisce forte il tuo amore per la città che ormai senti sempre più come casa! Sono contenta che le cose stiano andando bene, momenti di difficoltà ci saranno sempre ma sono quelli che ci fanno crescere. E poi dai, tra poco sarai a casa per le feste, sono sicura tornerai in Giappone ritemprata e pronta ad affrontare il resto della tua avventura!!

    Le foto sono bellissime, complimenti!!
    E nello scontro momiji vs sakura io sono sempre per i momiji!! ^_^

    Ciao ciao!! :)

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    1. Grazie mille Dany, credo sia proprio l'amore che parla per me, certi giorni sento forte la fortuna che ho a essere qui e ad avere la possibilità di vivere in questa città bellissima. I momenti di difficoltà mi stanno facendo bene, sto imparando a temerli molto meno e affrontarli meglio. Però sì, sono felice di staccare un attimo e tornare a casa, in fondo sono italiana e il Natale per noi si passa in famiglia, non c'è niente da fare.
      Sono felice che le foto ti piacciano! :)
      A presto!

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