25/07/12

Recensione: Il castello errante di Howl

Il castello errante di Howl
ハウルの動く城 Hauru no Ugoku Shiro
Hayao Miyazaki
Giappone, 2004

Dopo che l'affascinante mago Howl l'ha salvata dalle attenzioni insistenti di due gendarmi, la giovane cappellaia Sophie viene trasformata in vecchietta dalla Strega delle Lande, che vorrebbe il cuore del mago tutto per sé. Non potendo restare presso la propria famiglia in quello stato, Sophie si reca al castello errante di Howl e inizia a lavorare come donna delle pulizie, facendosi voler bene dal demone del fuoco Calcifer e dall'apprendista Markl. Nel frattempo nel paese infuria una guerra e il re convoca tutti gli stregoni perché combattano al suo fianco. Howl però, un po' per vigliaccheria e un po' perché contrario al conflitto, si rifiuta di intervenire.



La sceneggiatura de Il castello errante di Howl è un adattamento in puro stile Ghibli dell’omonimo romanzo di Diana Wynne Jones. Come molte altre opere miyazakiane, anche questo film ha per protagonista una giovane ragazza (poi arzilla vecchietta) coraggiosa, molto più decisa e intraprendente della sua controparte maschile anche dopo aver subito una maledizione.

Il castello errante di Howl

La storia si svolge in un paese di fantasia che ricorda da vicino l’Europa del primo Novecento, ambientazione da sempre cara al sensei, che spesso fa muovere i suoi personaggi in un Vecchio continente idealizzato e apparentemente idilliaco.
Utilizzando tecniche tradizionali con una maestria inarrivabile e avvalendosi del contributo di Joe Hisaishi, compositore dell’intensa colonna sonora, Miyazaki crea un’altra favola ricca di spunti di riflessione oltre che di immagini incisive e strabilianti. La sua passione per le macchine volanti trova qui ennesimo sfogo nell’ideazione di velivoli che mescolano tecnologia e magia e nella realizzazione di scene aeree da mozzare il fiato. Non soddisfatto di riuscire a emozionare lo spettatore con la bellezza dei fondali, il romanticismo e l’avventura, l’autore inserisce nella sua opera tematiche importanti, che fin dagli inizi della sua carriera ha cercato di trattare in ognuno dei suoi lavori. La cieca e oscura violenza della guerra, distruttrice di vite e anime e ripudiata in ogni sua forma, si oppone alla purezza della natura incontaminata, luogo a cui tornare per rinfrancare un vecchio cuore affaticato. Nonostante le pene e le difficoltà quotidiane, è proprio il cuore la cosa più irrinunciabile che possediamo, quello che distingue le persone dai demoni, chi vive sereno da chi si porta dentro una dolorosa maledizione.

Il castello errante di Howl

Quotidiano e fantastico si mescolano nell’opera di Miyazaki senza creare fratture, in modo omogeneo e apparentemente naturale: un enorme castello stregato si muove sullo sfondo, mentre in primo piano la vita cittadina continua sempre uguale, senza sorprese. La magia fa parte di quel mondo come fa parte in realtà di ogni mondo, se si aguzza bene lo sguardo. Non è la magia nera degli stregoni il motore di ogni cosa, bensì la forza d’animo di una “giovane vecchietta” capace di restituire persino a chi non possiede più un cuore la capacità di amare.
Voto: 8½

21 commenti:

  1. E' il film di Miyazaki che adoro! Troppo bello :3

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    1. È sempre dura per me sceglierne uno da preferire agli altri, sono tutti splendidi!

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  2. L'ho visto parecchio tempo fa e non mi è entrato nel cuore come La città incantata o Tonari No Totoro, dovrei riguardarlo!!

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    1. Anche io non lo metterei nella mia top three miyazakiana, ma siamo sempre su livelli altissimi, nessuno dei suoi film mi ha mai delusa.

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  3. La grandezza dei film di Miyazaki sta (anche) nella bellezza dei mondi che crea, cosí fantastici che non hanno bisogno di una storia all'interno per sucitare immagini, riflessioni ed emozioni;

    mi verrebb da fare un paragone con Carpenter a tal proposito, anche se le tematiche e le immagini sono diametralmente opposte... :)

    Un grande film, una grandissima colonna sonora e una leggiadria rara...

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    1. La fantasia di Miyazaki pare infinita, nonostante le tematiche siano spesso le stesse e ci siano sempre diversi elementi ricorrenti, non dà mai un senso di ripetitività: ogni volta è come entrare in un nuovo mondo, pieno di personaggi di cui innamorarsi e di luoghi magici.
      Le musiche di Joe Hisaishi aiutano sempre a creare l'atmosfera, quando le ascolto mi fanno venire i brividi.

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  4. E' il mio preferito di Miyazaki, anche se mononoke marca stretto.

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    1. Nella mia classifica Mononoke sta sopra, ma come dicevo anche ad AnnMeri scegliere un preferito è quasi impossibile!

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  5. come con altri film di Miyazaki, la prima visione è quella che mi lascia più a bocca aperta... vorrei tanto rivederlo per la prima volta!
    Fantastico, pieno di magia.

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    1. È vero, infatti quasi vorrei dimenticare di averli visti tutti per soprendermi ancora come la prima volta. Questo l'hanno proiettato pochi giorni fa all'aperto, e avendolo visto solo in dvd devo dire che su grande schermo emoziona tantissimo.

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  6. Il mio primo film dello Studio Ghibli, grazie ad Howl mi sono interessata alla filmografia di Miyazaki.

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    1. Anche per me è stato il primo, trovai il dvd in offerta e lo comprai senza sapere che mi avrebbe aperto un mondo!

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  7. Qui penso che qualcuno mi potrebbe linciare: io preferisco i fondali alla storia e ai personaggi... Alcuni li trovo proprio brutti

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  8. Io preferisco gli sfondi ai personaggi... Alcuni li trovo proprio brutti. Lo so vado controcorrente: tutti adorano questo film

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    1. I fondali dei film di Miyazaki sono sempre talmente belli da lasciarci il cuore. I personaggi di questo film non sono tra i miei preferiti, per esempio Howl è uno dei personaggi maschili più amati in assoluto credo, ma a me non dice proprio nulla, ha troppo poco carattere. Ad ogni modo qui non si lincia nessuno per un'opinione! :)

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  9. E' stato il secondo film di Miyazaki che ho visto (il primo fu La città incantata, il cui DVD fu regalato a mia sorella da un suo amico) e il primo che ho potuto godere al cinema. Davvero molto bello e coinvolgente.

    Alla festa dei vent'anni di matrimonio dei miei l'ho proiettato al cuginame riunito ;-P

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    1. Nei prossimi giorni di nullafacenza pensavo di fare una "retrospettiva Miyazaki", in realtà una scusa per riguardarmi tutti i suoi film senza sensi di colpa per il tempo che ci spenderò.
      Ottima scelta farlo vedere ai cugini, lo Studio Ghibli merita di guadagnare sempre più adepti in tutto il mondo!

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    2. Ahah ti stimo! XD Io mi dedico ogni sei mesi ad una "Miyazaki immersione in cui mi riguardo tutti i suoi film :3 E sono talmente belli che non riesco neanche a farmi venire sensi di colpa ("hai tanti anime/film/serie tv da guardare, rimani indietro" "Studia" "Lavora che è meglio"... niente di niente XD) In poche righe hai centrato appieno lo stile di Miyazaki, con i cenni sulla natura incontaminata, il cuore come forza/magia più grande, le macchine volanti e lo straordinario unito alla vita quotidianda!
      Bel blog, ti metto fra i seguiti :3

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    3. Sono sempre splendidi, eccome, però anche io ho quelle vocine che continuano a sgridarmi e a farmi notare che con tutte le cose che ho da fare non dovrei riguardare Totoro per l'ennesima volta... però cerco di farle tacere! :)
      Quando devo scrivere di qualcosa che amo molto temo sempre di non riuscire ad esprimerne al meglio la bellezza, mi fa piacere che secondo te ci sia riuscita! Grazie tante e a presto!

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  10. Uno dei miei film preferiti, vorri poter essere la "nonnetta" Sophie XD...

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    1. Sophie è un personaggio fantastico, nonostante sia rinchiusa nel corpo di una nonnetta è la più forte di tutti!

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