20/10/11

Recensione: Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento

Arrietty
L'uscita nelle sale italiane di Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento era tutto fuorché scontata. Se pensiamo che Totoro e Porco Rosso (datati rispettivamente 1988 e 1992) sono stati distribuiti solo nel 2009 e 2010, dobbiamo ringraziare la solita Lucky Red che non ci ha fatto aspettare dieci anni per assistere alle avventure di questa eroina in miniatura.
Gli amanti del genere ormai sono rassegnati a lunghe e penose attese prima di godersi sul grande schermo i lavori dei più importanti studi di animazione giapponese, ma il problema è esteso ben oltre i confini degli anime. Vogliamo parlare del disinteresse per la trasposizione di Norwegian Wood, come se Murakami non fosse uno scrittore di culto anche nel nostro paese? Quando poi si degnano di distribuirli questi film sono proiettati in poche decine di sale, spesso ad orari pomeridiani - per la solita ignoranza nostrana che etichetta tante, troppe produzioni come destinate ad un pubblico esclusivamente infantile. Un esempio che mi salta alla mente, di tutt'altro genere ma ugualmente esemplificativo, è quel gioiellino di Scott Pilgrim vs. the World, che a Bologna hanno proiettato per una settimana in una sala alle 15.30.
A noi poveri disperati restano pochi festival selezionati (io Arrietty l'ho visto al Future Film Festival questo aprile in lingua originale) o metodi meno legali... ci siamo intesi. Proprio per supportare le cose che amiamo bisogna andare in sala, far capire che c'è un pubblico per queste opere e continuare pazientemente a chiudere un occhio su certe brutture nelle traduzioni.
Chiusa questa lunga ma importante parentesi polemica, è finalmente giunto il momento di parlare del film.


Arrietty
Arrietty è una borrower, ovvero una ragazzina in miniatura che per vivere prende in prestito oggetti dagli esseri umani. Il suo incontro con Shō, ragazzo solitario e ammalato, cambierà le vite di entrambi.
Le tematiche care a Miyazaki sono presenti anche in questo lavoro, di cui il celebre regista è però solo sceneggiatore, mentre la regia è affidata all'esordiente Hiromasa Yonebayashi. Come sempre è notevole il messaggio ecologista, improntato al rispetto per la natura e alla critica nei confronti del consumismo; a questo si aggiunge un forte invito alla tolleranza per il diverso, che una volta superati gli iniziali problemi di comunicazione può diventare un amico.
La colonna sonora, curata da Cécile Corbel, si integra alla perfezione con le immagini e crea un'atmosfera surreale e incantata, perfetta cornice per la vicenda della piccola Arrietty. Del resto lo Studio Ghibli è garanzia di qualità e non lascia nulla al caso, a partire dalle splendide e inconfondibili grafiche.
Personalmente ho apprezzato la delicatezza con cui viene raccontata una storia permeata di sentimenti semplici e sinceri, con un finale amaro e commovente, anche se manca qualcosa che non permette a questo film di toccare i vertici altissimi di capolavori come Principessa Mononoke o Laputa - Il castello nel cielo. Non so se le carenze nella trama derivino dal racconto di Mary Norton da cui è tratto il film o da scelte di Miyazaki nello scrivere la sceneggiatura, ma rimane qualcosa di sospeso che è insieme fonte di fascino e debolezza.
Ad ogni modo Karigurashi no Arrietty ha fatto incetta di premi ai Tokyo Anime Awards, e non posso che rallegrarmene e augurare lunga vita allo Studio Ghibli.
Voto: 8-

17 commenti:

  1. Mi interessa un sacco, devo solo convincere la mia Dolce Metà (con le cattive se necessario) a portarmi al cinema a vederlo ^^

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  2. Le "cattive" funzionano sempre :)
    Poi fammi sapere se ti è piaciuto!

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  3. Io l'ho visto sabato (e ovviamente la sala era piena di bambina =_=). Carinissimo, come mi aspettavo, forse non il migliore ma l'ho guardato molto volentieri :)

    Per la prima parte del post ti quoto pienamente.

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  4. Anche io preferisco altri lavori di Miyazaki ma indubbiamente, Arrietty è un bel film! :)

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  5. Io ho adorato Arrietty! :) L'ho trovato di una bellezza e delicatezza incantevoli. Ecco, dopo Tottoro è sicuramente uno dei miei preferiti di Miyazaki.

    P.s. Hai visto Omoide Poro Poro? :)

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  6. Non sapevo che uscisse al cinema,grazie dell'informazione!Cercherò di vederlo questo fine settimana,purtroppo a La Spezia è proiettato solamente in orario pomeridiano...

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  7. @ Nega, azz, Omoide Poro Poro mi manca, dovrò documentarmi. Grazie per il consiglio!

    @ Tanuki-chan, di nulla, poi fammi sapere cosa ne pensi!

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  8. L'ho trovato molto delicato e graficamente fantastico! I cinema si adeguano al pubblico (purtroppo) e il più delle volte la gente pensa cartoni = bambini e si perde dei gran bei film.

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  9. @ Ciccola, infatti è un peccato che la gente non abbandoni questo stereotipo...

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  10. Grazie per esserti iscritta al mio blog

    Devo ancora vederlo! Me ne parlano tutti benissimo e non vedo l'ora! Se tutto va bene dovrei rimediare questa settimana, solo che gli orari pomeridiani sono davvero un problema per chi lavora (la mia Pelosa Metà che vuole vederlo con me).

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  11. Tra l'altro, non so se nel cinema dove avete visto Arrietty vi hanno dato la brochure con la locandina... Dietro c'è la pubblicità di "Whisper of the heart", un altro bel film dello Studio Ghibli che uscirà in DVD a Natale.
    Ecco il PDF: http://www.luckyred.it/catalogo/approfondimento/arrietty_brochure.pdf

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  12. Non ne sapevo nulla, grazie mille per l'info!

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  13. Devo assolutamente trovare il tempo per andare a vederlo!
    Mi piace il tuo blog: non sono un'esperta di arte orientale ma sembra molto coerente ai canoni di bellezza giapponesi.

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  14. concordo decisamente con te per la prima parte. tanto che io ho dovuto vederlo in altri modi, non collimavano mai gli orari con i miei impegni lavorativi.

    arrietty mi è piaciuto molto, soprattutto il giardino e la sua stanza. avrei voluto essere là!

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  15. @ Clyo: Grazie!

    @ perlinavichinga: purtroppo non c'è nulla da fare, per vedere film decenti bisogna arrangiarsi :(

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  16. alcuni film di miyazaki siano usciti con anni di ritardo perché la walt disney ne deteneva i diritti di distribuzione in italia, e non era disposta a cederli se non a prezzi esorbitanti; una volta scaduti la lucky red ha iniziato a recupare questi capolavori....
    parlando di metodi illegali, io avevo visto porco rosso un numero svariato di volte, ciononostante una volta uscito al cinema sono andato a vederlo per "sostenere la causa" e per godermelo in una sala cinematografica... devo dire che c'erano sì bambini, ma anche qualche anziano...
    Hai fatto bene a sottolineare il finale amaro, a molti è sfuggita la cosa, in ogni caso davvero bel film...

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    Risposte
    1. Recentemente ho letto che si ipotizza che la Disney avesse comprato i diritti per poi non distribuire le opere, in modo da togliersi un pericoloso concorrente sul mercato.
      Io cerco sempre di vedere (o rivedere) in sala i film che reputo meritevoli, per dare il mio piccolo segnale alle case di distribuzione. A vedere i film dello Studio Ghibli spesso c'è un bel mix di persone di tutte le età, e non può che farmi piacere.

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