22/05/15

Studiare in Giappone: domande frequenti

Cat and kanji
Gatti, perché sì
In questi anni ho ricevuto numerose richieste di informazioni da parte di persone interessate all'opportunità di studiare in Giappone, quindi mi è sembrato utile ordinare le risposte in un unico articolo. Non è una lista esaustiva e di certo ho dimenticato qualcosa, quindi se avete altri dubbi o curiosità lasciate un commento e, nel limite delle mie conoscenze, cercherò di aiutarvi.

Tutti i prezzi sono indicati in yen. Qui trovate un convertitore per avere un’idea dell’equivalente in euro al cambio attuale.


- Come faccio ad andare a studiare in Giappone? Cosa mi serve?
Consiglio praticamente sempre di rivolgersi a Go! Go! Nihon, un’agenzia che (come ho scritto qui) offre informazioni e aiuto in modo gratuito. Tramite loro, per ottenere il certificato di eleggibilità da convertire poi in visto studentesco presso l’Ambasciata o il Consolato, vi serviranno: copia del passaporto, una fototessera, copia del diploma di scuola superiore o del certificato di laurea (a seconda degli studi che avete completato), copia di un contratto di lavoro e di un estratto conto con almeno l’equivalente di 2 milioni di yen (nel caso di iscrizione alla scuola per un anno, o 1 milione per sei mesi). Sia il contratto di lavoro che l’estratto conto possono essere intestati al vostro sponsor finanziario (di solito uno dei genitori).

- Quanti soldi servono per studiare per un anno in Giappone? Quanto costa la vita?
La retta della scuola per un anno si aggira sugli 800.000 yen. Il costo della vita in Giappone è alto, ma non estremamente più alto rispetto a quello nelle grandi città italiane (provate questo sito per confrontare la vostra città e quella in cui vorreste andare a vivere). Per le spese mensili calcolate almeno 100.000 yen (di cui circa la metà per l’affitto), con oscillazioni anche consistenti in base alla zona in cui abitate e al vostro stile di vita.

- In che città mi consigli di andare?
La scelta della città è influenzata da un’infinità di fattori tra cui i vostri interessi, i vostri piani futuri, il vostro budget.

Personalmente, vivere a Kyoto è stata un’esperienza fantastica. Il costo della vita è nettamente inferiore rispetto a Tokyo (ma anche alla vicina Osaka), si può risparmiare sui mezzi di trasporto dato che le distanze sono spesso facilmente percorribili in bicicletta, e per quanto riguarda i luoghi da visitare non ha rivali. Io sono sempre stata interessata alla cultura tradizionale, all’arte buddhista e ho una grande passione per il Genji monogatari, quindi Kyoto è stata una scelta quasi ovvia.

Higashiyama, Kyoto
Kyoto

Osaka è più grande, offre di più a livello di divertimento, shopping e vita notturna, ma è anche più caotica e onestamente non l’ho mai amata molto, ma non la conosco nemmeno bene, quindi non so dirvi molto a riguardo.

Dotonbori, Osaka
Osaka

Tokyo è una questione più complessa. I costi della vita sono molto più alti rispetto a ogni altra area del Paese. Dovrete abituarvi a muovervi in treni affollatissimi nelle ore di punta, a perdervi all’interno di stazioni immense e a vivere in una delle metropoli più popolose del mondo. D’altro canto Tokyo è una di quelle città che offrono letteralmente qualunque cosa si desideri, è composta di quartieri estremamente diversi tra loro, ricca di parchi e aree verdi, musei, eventi. Inoltre, se il vostro obiettivo è trovare lavoro in Giappone, la possibilità a Tokyo sono esponenzialmente più alte rispetto alle altre città dell’arcipelago. Di certo un luogo stimolante che vi farà sentire al centro del mondo, ma non fa per me.

Shibuya, Tokyo
Tokyo

Il Giappone è molto altro, e sono ben lontana dall’averlo sperimentato tutto, quindi per trovare il posto adatto a voi dovrete armarvi di pazienza, fare ricerche su internet e partire dalla lista delle vostre priorità.

- Puoi consigliarmi una buona scuola di lingua?
Ho esperienza diretta soltanto dell’Arc Academy di Kyoto, nella quale mi sono trovata molto bene (tanto da tornare una seconda volta a studiare lì), ma conosco persone che non sono state soddisfatte dalla loro esperienza, quindi tutto è soggettivo. Per farvi un’idea di quale possa essere la scuola più adatta alle vostre esigenze vi consiglio nuovamente di rivolgervi a Go! Go! Nihon, magari facendo poi un’ulteriore ricerca sul web per raccogliere più informazioni sulle scuole che vi sembrano più valide.

Alcune persone consigliano di evitare le scuole a maggioranza di occidentali (come è la Arc, almeno per quanto riguarda i livelli principiante/intermedio) e di preferire quelle frequentate principalmente da asiatici, per non avere la tentazione di usare l’inglese e di adeguarvi allo stile di vita festaiolo di molti. Personalmente, avendo chiari i miei obiettivi e le mie risorse economiche, sono riuscita in qualche modo a trovare un equilibrio tra studio, lavoro part-time e tempo libero, così come tra pratica del giapponese e chiacchiere in libertà in altre lingue. Ho conosciuto alcuni dei miei migliori amici tra gli europei a Kyoto, quindi anche tornando indietro farei la stessa scelta, ma è giusto che conosciate entrambi i punti di vista. Immergervi completamente in un ambiente in cui nessuno parla altro che giapponese di certo vi farà progredire nella conversazione molto più in fretta.

- Come sono le lezioni a scuola?
La maggior parte delle scuole offre un programma equilibrato tra i vari aspetti dell’apprendimento della lingua. Ci sono lezioni settimanali di ascolto, lettura e conversazione, oltre allo studio quotidiano di pronuncia, kanji, grammatica e vocaboli. Alcune hanno corsi specifici per prepararsi al JLPT, o si focalizzano sul giapponese per il lavoro, che potete scegliere di frequentare in modo facoltativo.

Fin dal livello dei principianti assoluti le lezioni sono esclusivamente in giapponese, e sarete incoraggiati a usare anche con gli altri studenti soltanto la lingua che state studiando.

- Quanto tempo ci vuole per raggiungere un livello avanzato partendo da zero?
Dipende ovviamente dal vostro impegno e dalle vostre capacità, ma studiando a tempo pieno indicativamente un paio di anni. Se seguite il programma delle scuole senza dover ripetere parte del corso due anni vi basteranno per arrivare da hiragana e katakana a (almeno) il livello N2 del JLPT.
Tenete sempre conto del fatto che imparare il giapponese è un processo che in qualche modo non termina mai: anche quando parlerete bene e capirete quasi tutto quello che vi viene detto ci saranno ancora mille cose che vi sembra di non sapere. Però è proprio questo il bello, quindi non scoraggiatevi e siate costanti!

- Per quanto tempo posso studiare in Giappone? Ci sono corsi più brevi per il periodo estivo?
Il visto studentesco che si ottiene per studiare presso le scuole di lingua ha una durata massima complessiva di 2 anni (ad esempio io fatto quindici mesi, più altri nove dopo un rientro in Italia). Se siete ammessi all’università o in una scuola specialistica si estende di altri 4 anni.

C’è anche la possibilità, presso alcune scuole che offrono corsi di tre mesi, di studiare col visto turistico (massimo 90 giorni di permanenza in Giappone). Per corsi più lunghi vi servirà invece il visto studentesco.

Molte scuole offrono corsi di un mese tra luglio e agosto, spesso semplicemente inserendovi in una classe già esistente adatta al vostro livello. Vi consiglio comunque di informarvi direttamente presso la struttura di vostro interesse.

- Come faccio a trovare casa?
Qualche tempo fa scrissi un articolo sulle diverse possibilità di alloggio per uno studente in Giappone. Se siete in contatto con Go! Go! Nihon vi offriranno anche aiuto per scegliere la casa. Altrimenti vi consiglio di cercare “monthly apartment” o “share house” (+ nome della città) e troverete siti di agenzie che affittano a stranieri, con personale che parla inglese. Gli affitti sono un po’ più alti della media, ma gli alloggi sono già ammobiliati e non dovrete pagare una quota a fondo perduto (礼金 reikin) spesso necessaria per i contratti d’affitto in Giappone.

Cat and kanji
- Posso lavorare col visto studentesco? Come faccio a trovare lavoro? Che tipo di lavoro posso fare?
Col visto studentesco si può lavorare fino a 28 ore a settimana. La paga minima è tra i 750 e gli 800 yen all’ora. I lavori più comuni per gli studenti sono quelli come cameriere e insegnante di lingua.

Per trovare lavoro potete rispondere agli annunci su internet (esempi di chiavi di ricerca: 外国人求人 gaikokujin kyuujin 外国人募集 gaikokujin boshuu 外国人歓迎アルバイト gaikokujin kangei arubaito), presentarvi direttamente nel caso di bar, pub e ristoranti (soprattutto presso quelli italiani sono graditi camerieri del Bel Paese per dare un’aria di autenticità al locale), ma soprattutto vi consiglio di crearvi una buona rete di conoscenze. Essere nel posto giusto al momento giusto è per metà questione di fortuna, e per metà deriva dall’impegno profuso nel farvi conoscere e apprezzare come persone.
Provate inoltre a chiedere informazioni alla scuola: capita che siano in contatto con agenzie di lavoro.

Attenzione: alcuni lavori sono vietati col visto da studente: non potete lavorare in locali per adulti (strip club, girls bar, soap house e simili) nemmeno come lavapiatti o PR, né in pachinko.

Importante: anche lavorando 28 ore a settimana coprire tutte le spese è difficile, impossibile se ci aggiungete quella per la scuola. Se il vostro livello di giapponese è ancora scarso ci vorrà almeno qualche mese prima di trovare un impiego. Vi raccomando di partire dopo aver risparmiato una cifra adeguata, non di buttarvi nella speranza di mantenervi da soli lavorando in loco.

- Mi consigli di partire?
Trascorrere un periodo all’estero è un’esperienza che fa crescere, aiuta a diventare indipendenti e a sbrigarsela da soli, rende più forti e flessibili, impossibile elencare in due righe tutto quello che imparerete.

Tanto dipende dalle vostre aspettative, dalle ragioni per cui partite e da quanto siete motivati. Sembra scontato, ma meglio ricordarlo una volta in più: il Giappone non è quello che conoscete attraverso anime e manga, e la vita all'estero (ovunque) non è mai una passeggiata. A meno che non vogliate semplicemente fare una lunga e costosa vacanza, passerete momenti di sconforto e solitudine. Vi sembrerà di non progredire abbastanza in fretta, faticherete a farvi degli amici, incontrerete delle difficoltà per le differenze culturali. Se chiedete a me ne vale la pena, ma dovete essere ben consapevoli dei vostri obiettivi e di quanto siete disposti a investire (economicamente ed emotivamente) per ottenerli.

Consigli sparsi:
Imparate almeno hiragana e katakana e alcune espressioni di base prima di partire, alcune scuole sono piuttosto sbrigative nel trattare le basi, e conoscere questi due alfabeti vi farà partire avvantaggiati.

Prendete nota di tutte le vostre spese: è facile, soprattutto appena arrivati, farsi prendere la mano ed esagerare con lo shopping e i divertimenti. Annotare quello che spendete, e come lo spendete, vi aiuterà a regolarvi.

Scrivete una lista (da aggiornare di tanto in tanto) di quello che volete fare a ogni costo, dei luoghi in cui volete andare. Non farete comunque tutto, probabilmente, ma è un modo per vivere al massimo il tempo a vostra disposizione in Giappone.

Avvertenza:
Le informazioni si basano sulla mia esperienza personale dal 2012 al 2015 a Kyoto e non sono ovviamente da intendersi come universali. Se avete altre domande, correzioni, informazioni da aggiungere, lasciate un commento e aggiornerò l’articolo.

29 commenti:

  1. Sono già passati tre anni?? Ottima guida, io sono troppo vecchia per intraprendere questa strada ma non so se ne avrei avuto il coraggio. Che sia dura posso solo immaginarlo, però quando arrivano i risultati la soddisfazione è ancora più grande.

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    1. Eh sì, quasi, la prima partenza è stata a ottobre 2012.
      Ognuno ha un diverso percorso formativo e di vita, e non credo sia mai giusto forzarsi. Un'esperienza all'estero può essere bellissima solo se la si sceglie consapevolmente e la si desidera davvero: non penso tu sia una persona a cui manca il coraggio, ma una persona che si conosce bene e sa cosa vuole.
      Grazie, come sempre :)

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  2. Bello questo articolo, completo di tutto!

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    1. Grazie! Ho ricevuto così tante mail che ormai un'idea su quello che la gente vuole sapere a riguardo me la sono fatta!

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  3. A me devo dire che ispirava questa scuola di Sapporo: http://jli.co.jp/it/
    Ma rigorosamente non in inverno... ^_^''

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    1. Di sicuro studiare a Sapporo è un'esperienza ancora diversa, mi sarebbe piaciuto andare in Hokkaido, dicono che in primavera/estate sia splendido! In bocca al lupo se decidi di andare!

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    2. 20 milioni di Yen? Ma in euro sono un sacco di soldi,da dove li prendo? O.O T.T
      Io ho un problema, tra 3/4 anni vorrei partire, davvero. Ma devo prendere il secondo livello di JLPT. Quindi una volta arrivata in Giappone dovrei iscrivermi alla scuola di lingue e dover cacciare almeno 5000 euro (se non sbaglio) ma il problema è che io dovrei imparare il giapponese solo per necessità non potendo in caso contrario lavorare dopo. Il problema è che dopo la scuola di lingue il mio vero obbiettivo sarebbe stato entrare della Yoyogi Animation Gakuin (accademia di manga) che costa un occhio della testa...ma non posso spendere così tanti soldi tra scuola di lingue e YAG...sono in palla..

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    3. Ciao,
      Eh, i soldi sono sicuramente il problema maggiore. Io sono stata fortunata e oltre ai miei risparmi i miei genitori mi hanno dato una mano. Se davvero il tuo piano è andare in Giappone a studiare ti consiglierei la soluzione più dura, ma l'unica davvero praticabile: lavorare e mettere da parte i soldi che ti servono. Per risparmiare sulla scuola di lingua in Giappone potresti considerare un corso qui in Italia, così che una volta là il tuo livello sia già più alto e tu possa arrivare all'N2 in meno tempo.

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    4. Ciao,
      quel 20 milioni di Yen sono un errore credo.
      L'ultima volta che ho controllato, un corso di lingua Giapponese di 2 anni si aggira mediamente intorno ai 15000 euro, il chè convertito in € significherebbe 2 milioni circa e non 20, che invece corrispondono secondo il cambio attuale a 167000 euro

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    5. Ciao Michele, hai ragione, ora ho corretto. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore!

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  4. Articolo ben strutturato e senza i soliti clichè (vedo molti blogger che dicono a tutti che chiunque può studiare in Giappone senza tener conto dei soldi e della fatica per studiare seriamente giapponese, poi beh, chi usa lo studio in Giappone come scusa per fare una lunga vacanza ci credo che non ha nulla da raccontare in merito alle difficoltà con la lingua o per le barriere culturali),

    Ti vorrei chiedere una cosa: perchè non vedo NESSUN laureato italiano in lingue orientali e simili, con certificazioni linguistiche e tutto, rimanere in Giappone una volta finito il periodo di studi con il visto lavorativo full-time? Perchè nessuno converte i visti studenteschi in lavorativi?

    Vedo tanti expat italiani in Giappone ma sono tutti sposati con giapponesi, la maggior parte di questi expat non ha alcun tipo di laurea (e alcuni di loro si sono fermati alla terza media...!) eppure vivono in Giappone essendosi sposati, e lavorano come insegnanti di italiano solo perchè già in possesso del possesso di soggiorno. Mentre noi laureati in lingue orientali beh, studiamo lì, lavoriamo part-time, ma una volta finito il periodo di studi, se non ci sposiamo, torniamo da capo. Che cosa ne pensi?

    Io penso che questa politica restrittiva sui visti lavorativi, che di fatto permette di stabilirsi definitivamente in Giappone solo a chi è sposato con giapponesi, faccia calare il livello degli insegnanti delle lingue straniere in Giappone. Sarebbe meglio che le insegnassero gente competente, laureata e tutto, anche se single o sposata con persone non giapponesi, piuttosto che persone residenti solo grazie alla spouse visa senza alcun titolo.

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    1. Ciao e grazie per il commento!
      Eh, mi piacerebbe poter incoraggiare la gente dicendo che se davvero lo si vuole si può fare tutto, ma i costi sono oggettivamente alti, il giapponese è difficile, e di certo se ci si impegna al massimo per mettere da parte i soldi e poi si studia con impegno non è impossibile, però non volevo dare false illusioni.

      Credo che gli ostacoli siano fondamentalmente due: la politica restrittiva sui visti di cui parli anche tu, e l'approccio al lavoro nella società giapponese.
      Per ottenere il visto ci sono regole molto rigide sugli anni di esperienza, i titoli di studio, il tipo di contratto con cui si è assunti, e spesso il lavoro nelle scuole è un part-time di qualche ora al giorno per due/tre giorni a settimana, per cui cercano persone già in possesso di visto e non sono disposte a sponsorizzarlo.
      Forse l'ipotesi più praticabile per ottenerlo è essere assunti come impiegati presso aziende straniere o che hanno scambi commerciali con l'estero, il che implica però la necessità di adattarsi ai ritmi di lavoro dei giapponesi, alle ore di straordinari, alle bevute coi colleghi quasi obbligatorie... Personalmente non ho voluto tentare questa strada per restare in Giappone a tutti i costi facendo una vita che avrei odiato (e ho parlato con tante persone, italiane e non, che hanno fatto la stessa scelta). Chissà, tra qualche anno, con più esperienza e magari altri titoli di studio, potrei provare a tornare se ci fosse la possibilità di lavorare come freelancer.

      L'impressione generale è, per dirla in modo diretto, che in quanto stranieri non siamo proprio benvenuti. Si può essere d'accordo o meno con la loro politica sull'immigrazione, ma nel futuro prossimo col calo demografico in atto forse dovranno rassegnarsi a diventare più flessibili e accettare forza lavoro dall'estero.
      Nel frattempo, però, chi non si sposa e non ha quindi legami e ragioni forti per restare, magari preferisce tornare in Europa dove il problema del visto non si pone e anche a livello culturale ci si sente meno smarriti.

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    1. Grazie a te, spero davvero che a qualcuno possa servire!

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  6. Ciao automaticjoy, non so se il mio commento è già apparso ma non lo vedo quindi ritento.Io desidero tanto andare in Giappone, ma una volta lì non potrei permettermi anche la scuola di lingue perché vorrei iscrivermi alla Yoyogi Animation Gakuin che già costa un occhio della testa se non un rene..quindi è già difficile solo così. Quindi sono in palla, potresti suggerirmi una soluzione per ottenere il JLPT? So che in Italia si tengono degli esami ogni anno dopo aver studiato da autodidatta. Ma se ci fossero anche in giappone sarebbe l' ideale, anche grazie ai dialoghi che potrebbero nascere con la gente è all' uso del giapponese quotidiano che sarebbe davvero d' aiuto dopo averlo studiato da soli ed avendone abbastanza conoscenza. Cosa mi consigli?

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    1. Come ti dicevo sopra, ti consiglierei di iniziare a studiare in Italia in una scuola di lingua, e andare in Giappone quando il tuo livello è già intermedio magari.
      Per ottenere il JLPT l'unico consiglio che posso darti è studiare sodo. Onestamente penso che arrivarci da autodidatta sia difficile. Ci sono persone che ci riescono, ma conoscendo me stessa non credo ce l'avrei fatta.
      Il JLPT puoi darlo anche in Giappone, il problema è che se non sei iscritta alla scuola di lingua non puoi avere il visto e vivere là, quindi potresti restare al massimo 3 mesi con visto turistico.

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  7. Grazie mille per il tuo consiglio! Ho preso una decisione dopo tanto tempo, per adesso la mia priorità è studiare la lingua in giappone quindi farò la stessa cosa che hai fatto tu (ma prima di andare lavorerò sodo per avere i soldi necessari e imparerò un pò di alfabeti). Ho solo una domanda, ho mollato la scuola 2 anni fa per via del bullismo e non intendo tornarci e di conseguenza non ho mai preso il diploma. Ho trovato la Intercultural Istitute di Tokyo che non cerca per forza il diploma per poterci studiare, fin qui tutto bene. Ora..dopo la scuola di lingua vorrei frequentare un accademia di fumetto sempre li a Tokyo, non avendo un diploma di scuole superiori il diploma di lingua giapponese sarà sufficiente per poterla frequentare? È abbastanza valido?

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    1. Ciao, scusa per il ritardo nella risposta, non sono più attiva su questo blog e lo controllo di rado.
      Dalle informazioni che ho letto in giro è di solito richiesto il diploma di scuola superiore, e non credo che un diploma della scuola di lingua possa essere equiparabile.
      Ti consiglio di informarti presso le scuole direttamente, di certo sapranno darti notizie più precise su come procedere nel tuo caso specifico.
      In bocca al lupo!

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  8. Ciao Automaticjoy, il tuo articolo mi è piaciuto molto soprattutto per l'onestà con cui hai detto cosa pensavi. Non so se controlli ancora questa pagina però ci provo lo stesso: sto pensando di partire a luglio per andare in Giappone a studiare, sono laureata in cinese ma vorrei imparare anche il giapponese perchè mi ha sempre affascinato. Mi sono già informata ma ho una domanda precisa che vorrei farti, magari tu puoi aiutarmi. Per quanto riguarda le garanzie finanziarie del visto, vorrei capire come funzionano. Si portano i vari documenti e poi finisce lì o magari controllano durante la permanenza?
    Grazie.
    Aurey

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    1. Ciao Aurey, ti ho risposto su hitoritabi.it :)
      In ogni caso il controllo è soltanto prima dell'ottenimento del visto, non ce ne sono altri durante la tua permanenza.

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  9. Ciao, se fossi intenzionato a fare l'università di lingua giapponese (in giappone) i costi che avevi indicato sull'articolo sono riguardanti l'università giusto? Perché non ho ben capito, inoltre loro si fanno problemi ad accettare ragazzi tra i 19 e 20 per iniziare a studiare dal primo anno? Grazie mille per l'articolo.

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    1. Ciao,
      No, i costi e le procedure di cui parlo nell'articolo riguardano le scuole di lingua private. Per entrare all'università non conta l'età, se sei diplomato. Devi però passare il JLPT (non sono sicura se necessariamente N1 o se accettano anche N2) e un test di ammissione. Credo anche che i costi siano più elevati per l'università, ma non ho esperienza a riguardo quindi non sono la persona migliore per chiarire i tuoi dubbi temo.

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  10. ciao. il mio intento sarebbe andare in giappone per studiare in una scuola di manga per poi diventare un mangaka ; pero io la lingua la sto studaindo qui in italia seguendo un corso . la mia domanda e per frequentare una scuola in giappoe basta il diploma delle superiori o serve anche il diploma della scuola di lingua. seconda domanda se serve il diplomadella lingua , va studiata esclusivamente in giappone o va bene anche studiarla in una scuola in italia

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    1. Ciao, la risposta arriva in ritardissimo, non sono più attiva su questo blog.
      Per studiare in un'università giapponese o in una scuola di manga non ti serve il diploma della scuola di lingua, ti basta dimostrare che conosci il giapponese. Quindi probabilmente ti chiederanno di ottenere il JLPT (la certificazione di conoscenza della lingua giapponese). Puoi studiare nel modo che preferisci, sia in una scuola in Italia che per conto tuo, se vuoi, l'importante è che raggiungi un certo livello di lingua richiesto dalla scuola a cui vuoi iscriverti.

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  11. Ciao, ho letto che non sei molto attiva in questo blog però tento comunque non si sa mai.. Io quest'anno dovrei conseguire il diploma e avrei intenzione di andare a studiare li in una scuola privata per imparare la lingua per poi andare in una università li, ma non ho ben capito se si può con le leggi in atto in Giappone o no.. E pure sto fatto del sposarsi con una giapponese per avere il permesso di soggiorno è l'unico modo? Se mi rispondi mi togli tutti sti problemi ahah grazie in anticipo e Comunque bell'articolo davvero e ti faccio i complimenti per la tua esperienza.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. avolo avevo scritto una risposta e non è stata pubblicata aaaaah...vabbè...rifacciamo

      Allora, ti rispondo io che son capitato qua per caso (e sono sposato con una giapponese).

      Intanto ti chiedo: perché non dovresti poter studiare in giappone? Di che leggi parli?

      Sposarsi con una giapponese non garantisce il visto. Non è come in Italia, ed anche in Italia cmq sia il visto non è proprio garantito se non puoi dar prova di poterla mantenere, ma ciò che è garantito è che il coniuge non può più essere espulso. Ma facciamo caso tu sei disoccupato e sposi una straniera, con buona probabilità il visto sarà rifiutato, dovrai fare ricorso etc. Senza visto non si può usufruire del sistema sanitario, avere residenza, lavorare etc.

      In Giappone come funziona: serve un garante finanziario, ovvero qualcuno che garantisca per te nel caso tu non possa più sostenerti. Può essere tua moglie, come può essere suo padre, un amico etc. Non esiste il vantaggio di non poter essere espulso come in Italia dove di fatto, senza visto uno sposato può rimanere ad oltranza. Chiaramente se hai la moglie giapponese che lavora può farlo lei, ma se non lavora, non può. Un minimo vantaggio è che poi il visto che si può chiedere, da sposati, è diverso, e offre più vantaggi una volta ottenuto, anche nella ricerca del lavoro e nell'ottenimento di un impiego a condizioni migliori, dove invece al contrario i giapponesi tendono a sfruttare lo straniero che ha bisogno di lavorare per richiedere un visto di permanenza (come ovunque purtroppo, accade anche in jp). Cià!

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    3. Grazie Takui per aver risposto alla domanda, che io ho lasciato il blog in balia di se stesso! :)

      Kiz, spero che la risposta di Takui abbia risolto i tuoi dubbi. Non ci sono leggi che ti impediscono di andare a studiare in Giappone, anzi, se ti iscrivi a una scuola di lingua hai diritto a un visto studentesco di 2 anni. Se ti iscrivi all'università ricevi un visto di ulteriori 4 anni se non sbaglio.
      Per iscriverti alla scuola di lingua devi dimostrare di avere almeno un diploma di scuola superiore e i fondi per mantenerti in Giappone durante gli studi.

      Ovviamente ci sono altri modi per ottenere il visto oltre a sposarsi con un/una giapponese, che come dice Takui comunque non ti garantisce il permesso al 100%.
      Se studi ottieni un visto studentesco, se trovi lavoro presso un'azienda che ti sponsorizza il visto ottieni un visto lavorativo. Non è facile e ci sono molti requisiti richiesti, ma è possibile.
      Ciao e in bocca al lupo!

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