Esco di corsa dalla stazione di Yamashina, salgo al volo nella macchina squadrata - tipicamente giapponese - degli Ebihara, e si parte. Adoro i lunghi viaggi in macchina, mi sono mancati da quando sono qui. Ryu è sempre silenzioso e quando guida non fa eccezione. Simon si addormenta, Tomoko e Miguel scherzano. Fuori dal finestrino, inaspettati, dei sakura ritardatari punteggiano le montagne, abbelliscono i bordi di un'autostrada altrimenti anonima.
È iniziata la Golden Week, si capisce anche dal traffico per strada. I giapponesi sfruttano al massimo questo ponte a cavallo tra aprile e maggio per darsi al turismo, spesso interno.
Nagoya dista più di cento chilometri da Kyoto, e il viaggio dura quasi due ore. La prima tappa è il Toyota Commemorative Museum of Industry and Technology, che mostra l'evoluzione dell'industria tessile e racconta la storia della famosa casa automobilistica nipponica. Non nascondo che entrambi i temi mi appassionano pochissimo, ma come una bambina trovo da divertirmi spingendo bottoni che azionano meccanismi complessi e a loro modo affascinanti.
Il Castello di Nagoya (名古屋城 Nagoya-jō), pur essendo una ricostruzione degli anni '50 (l'originale fu distrutto dai raid aerei americani durante la Seconda Guerra Mondiale), mantiene l'aspetto massiccio e allo stesso tempo elegante che doveva avere all'epoca degli shogun. In primavera, stagliato contro il cielo blu e circondato da fiori e dal verde fresco delle foglie appena nate, è davvero bello.
Ci ritempriamo con un gelato e poi ci avviamo verso casa. Sulla strada però facciamo una sosta al Tenno-gawa Koen di Tsushima: Tomoko vuole vedere i glicini (藤 fuji). Intorno al ruscello che scorre in mezzo al parco, decine di alberi dai fiori lilla si riflettono nell'acqua. Quando sono davanti a qualcosa di così bello non riesco proprio a trattenere l'entusiasmo, e cerco di trasmetterlo - con risultati alterni - alle persone che ho intorno. "You really like pretty things", mi dice Simon, e non posso dargli torto.
In macchina si addormentano tutti, io guardo fuori dal finestrino e nel buio non vedo più i sakura, ma le luci della prefettura di Shiga in mezzo alla valle mi consolano.
La Golden Week per me è appena cominciata. Paolo è su un aereo che domattina atterrerà a Osaka.
Che bella gita! Le migliori secondo me sono quelle più inaspettate...i glicini sono favolosi!
RispondiEliminaGoditi Paolo!!! Ma che fate poi, andate a Tokyo? Nn ricordo male, vero? Era x il suo arrivo che ci chiedesti consiglio...sai com'è ad una certa età la memoria è quella che è...XD
Vero, le gite non organizzate spesso danno un sacco di soddisfazioni (anche se io devo ammettere di essere un po' maniaca dell'organizzazione).
EliminaGrazie, la permanenza di Paolo qui è stata veramente bella, siamo stati a Tokyo (ricordi bene!), Hiroshima, Nara...
Wow! Quei glicini sembrano un'installazione d'artista... Ma sono veri?
RispondiEliminaYeah: finalmente rivedi il tuo ragazzo!!! Proprio una settimana d'oro!
Sì sì sono veri! Erano illuminati in modo da renderli ancora più belli, sono felice che mi abbiamo portata a vederli.
EliminaEheh, decisamente una settimana d'oro! :)
Dev'essere stato proprio bello! E i glicini sono davvero bellissimi <3<3<3
RispondiEliminaSì, la città non l'ho vista molto ma come gita è stata molto carina.
EliminaE il tuo viaggio in Giappone com'è andato?
Che meraviglia i glicini! A Nagoya non ci sono stata (con solo tre settimane di viaggio non è che potessi andare dappertutto). Il museo avrebbe interessato poco (come tema) anche a me (forse più la parte sul tessile) ma il castello è molto evocativo. Si può visitare dentro? (Sei stata al castello di Himeji? è fighissimo *__*)
RispondiEliminaNagoya forse non la consiglierei per un viaggio di qualche settimana, soprattutto perché le due che ho visto credo siano le sue attrazioni principali, e il museo lo segnalerei solo a qualcuno proprio appassionato.
EliminaIl castello si può visitare ma dentro è praticamente un museo. A Himeji sono stata per un festival di arceri a cavallo, ma il castello purtroppo è in ristrutturazione fino al 2015. :(
Magnifici i glicini! Sono il mio fiore preferito *W*
RispondiEliminaIl castello sembra molto bello. Odio le guerre anche perchè distruggono tanto del patrimonio culturale che dovrebbe essere di tutti, ogni volta che sento "esisteva questo e quell'altro, ma è andato perso in un bombardamento" mi girano a mille -.-
Anche a me piacciono molto, sarà perché il viola e le sue sfumature sono il mio colore preferito.
EliminaConcordo, ogni volta che leggo di monumenti e opere d'arte distrutte non per incidente ma dalla stupidità umana non riesco a non infuriarmi.
Concordo con tutti: meravigliosi i glicini *-*
RispondiEliminaPeccato che, come i ciliegi, sfioriscano in fretta!
Elimina:-D
RispondiEliminaAdesso Paolo è su un aereo che stasera atterrerà a Bologna... eh, che fatica gli arrivederci! :(
EliminaBellissimi, i glicini! Io, qui in Italia, mi sono dovuta accontentare di un piccolo arco decorato da questi fiori meravigliosi; ogni mattina aprivo il cancello di casa e ad accogliermi c'era uno scorcio lilla, che mi dava una sensazione di preziosa pace prima di incamminarmi verso l'università. Complimenti per le foto :)
RispondiEliminaC'è da dire che i giapponesi, quando si tratta di abbellire gli ambienti con fiori e piante, sono imbattibili. In ogni stagione ci di può rifare gli occhi. Le foto colgono solo una puntina della bellezza di quella giornata, ma grazie mille! :)
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