04/09/12

Recensione: Paco and the Magical Picture Book

Paco and the magical picture book
パコと魔法の絵本 Pako to Mahō no Ehon
Tetsuya Nakashima
Giappone, 2008

In un bizzarro ospedale psichiatrico vivono strambi pazienti, ognuno con le sue manie. Il guastafeste della situazione è il burbero Onuki, imprenditore ricoverato dopo un attacco di cuore, sempre impegnato a criticare gli altri, che spera di morire senza essere ricordato da quelli che considera individui inutili. L'unica in grado di scalfire la sua corazza è la piccola Paco, che soffre di un disturbo della memoria a causa del quale dimentica ogni mattina ciò che le è successo il giorno prima.

Dopo Memories of Matsuko, Nakashima spinge ancora l'acceleratore e confeziona un film colorato, esplosivo, fatto di immagini sorprendenti e pieno fino all'orlo di scene visivamente fortissime.
Facendo un uso abbondante di costumi stravaganti, scenografie variopinte ed effetti vari, dal 3D alle animazioni, il regista mostra ancora una volta l'originalità del suo modo di operare, sempre decisamente sopra le righe.

Paco and the magical picture book

Paco and the Magical Picture book è una storia delicata, fatta di solitudini che si incontrano e si annullano a vicenda, una favola per bambini che (solo) per bambini non è, nella quale la lettura di un racconto fantastico, ripetuta in modo quasi ossessivo, è l'unico legame con un passato che la testa non vuole ricordare.
In bilico tra una vicenda commovente e una realizzazione fin troppo esuberante, il film perde parte delle sue potenzialità emotive, ubriacando lo spettatore e saturandone l'attenzione, finendo per affogare il melodramma in un mare di tinte accese.

Paco and the magical picture book

Un tale calderone ribollente di fantasia non può comunque lasciare indifferenti, esaltando con le immagini, sorprendendo con le trovate narrative, coinvolgendo grazie alle ispirate interpretazioni dei protagonisti. La piccola Paco conquista il cuore, tenera e ingenua come solo i bambini sanno esserlo, facile al perdono, spensierata nonostante tutto. La sua storia, anche pressata sotto agli eccessi di Nakashima, riesce a riemergere timidamente spiazzando e commovendo, lasciando addosso una malinconia che neanche con tutte le tinte del mondo saprebbero cancellare.
Voto: 7½

17 commenti:

  1. grande! non l'ho ancora visto, però dal regista di quella figata di confessions mi aspetto grandissime cose...

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    1. Anche a me Confessions è piaciuto, questo è molto diverso sia come tematica che come stile, ma la mano pesante di Nakashima si vede sempre.

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  2. Adoro le tinte accese, quindi me lo segno.
    Non riesco assolutamente a trovare Lady Snowblood, tu dove te lo sei procurato? Grazie!

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    1. Se ti piacciono le tinte accese, qui non rimarrai delusa!
      Lady Snowblood credo di averlo trovato su asiatorrents.me, ma anche con una ricerca su isohunt.com si dovrebbe trovare. Io non ti ho detto niente eh! ;)

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    2. Grazieeeeeeeeeeeeeeee *W*
      Eh? Hai detto qualcosa? XD

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    3. Stavo giusto per chiederti lo stesso ma capitavo di qui e... non ho sentito niente :)

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    4. Ahaha nessuno ha visto, nessuno ha sentito! :)

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  3. ho adorato questo film come i precedenti di Nakashima. Quel regista mi ha conquistata! Anche se capisco che il suo stile ricchissimo non è per tutti. Però a me ha colpito proprio perchè con quell'esuberanza di colori ed effetti "racconta", non è qualcosa in più è finalizzato alla storia. Poi bò sarò pacchianaXD

    P.s. Scusa se ho cancellato il messaggio precedente ma avevo sbagliato a scrivere senza accorgermene!

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    1. Tra i suoi film più conosciuti mi manca solo Kamikaze Girls, che ho già pronto da guardare. Il suo stile mi piace molto, in Memories of Matsuko l'ho trovato perfetto, ma qui avrei preferito qualche momento di stacco dalla iperstimolazione visiva, secondo me sarebbe stato ancora più emotivamente coinvolgente. In generale comunque mi è piaciuto molto (e grazie perché il link l'ho trovato da te!)

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    2. Ecco, Kamikaze Girls l'ho visto! Suppongo che tu sia già informata, ma se non ne sai niente non aspettarti solo fiocchetti e roselline, pur essendo il manifesto del lolita ne è più la parodia! Io all'epoca ci ero rimasta male XD

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    3. In realtà non sapevo di cosa parlasse, l'ho voluto recuperare solo per curiosità nei confronti del regista. Grazie comunque per l'info, almeno so cosa mi aspetta!

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  4. Risposte
    1. Ha uno stile molto particolare, in effetti è da vedere!

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  5. Anch'io lo voglio vedere, e la wish-list si allunga ^^

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    1. Mi tocca anche dirti che ho ancora da scrivere 4/5 recensioni in sospeso, la lista rischia di allungarsi ancora prima della pausa-Giappone!

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  6. Interessante, non conoscevo questo film o il regista ma mi piace lo stile colorato. Brava, hai appena allungato la mia lista infinita di cose da vedere xD

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    1. Nakashima è un regista molto interessante, ti consiglio anche Memories of Matsuko (a mio parere il suo più riuscito) e Confessions, che dovrebbe prima o poi uscire anche al cinema (Tucker ne ha acquistato i diritti).

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