30/08/12

Recensione: Confessions

Confessions
告白 Kokuhaku
Tetsuya Nakashima
Giappone, 2010

La professoressa Moriguchi, dopo aver annunciato a una classe di ragazzini scalmanati che sta per lasciare il lavoro, racconta agli studenti della tragica morte della figlioletta di tre anni, annegata nella piscina della scuola. L'episodio non sarebbe stato accidentale, bensì provocato volontariamente da due ragazzi di quella stessa classe, sui quali la donna è intenzionata a vendicarsi.

Tratto dal romanzo d'esordio di Kanae Minato, Confessions è un film che mostra la crudeltà dell'animo umano senza possibilità di redenzione, in una escalation di scoperte agghiaccianti e confessioni destabilizzanti.
Nel cupo universo messo in scena da Nakashima nessuno è innocente, ognuno nasconde segreti oscuri e terribili pronti a riaffiorare. Ancora una volta, dopo Battle Royale, i giovani sono al centro di una storia di violenza, che qui affonda le radici nell'ambiente rigido e competitivo in cui sono costretti a crescere, vittime di sadici episodi di bullismo, e in traumi personali mai risolti.

Confessions

La regia di Nakashima non vuole certo passare inosservata: inizialmente controllata e attenta ai dettagli, si fa mano a mano ricca di eccessi visivi e bruschi cambi di scena, che evidenziano i risvolti sempre più torbidi della vicenda.
Confessions è continuamente permeato da un'atmosfera opprimente, che non si dissolve e anzi si ispessisce fino a farsi intollerabile. Non si giunge mai a una rottura, non si intravede il barlume di speranza che la maggior parte dei finali lasciano trasparire. I protagonisti di questo film sono tutti ugualmente mostruosi, inumani, e per quanto siano diventati così in seguito a terribili sofferenze non ci è permesso di empatizzare con loro o di prendere le parti di qualcuno. Chiudendosi con la splendida Last flowers dei Radiohead, la pellicola si lascia dietro un'inquietudine amara, difficile da mandare giù.
Voto: 7½

12 commenti:

  1. Io lo trovai artificioso e un pò vuoto.
    Troppa tecnica e zero cuore.
    E se non ricordo male, dispensai un sacco di bottigliate! ;)

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    1. Di sicuro Nakashima vuole far vedere quanto sa essere bravo come regista, ma tutto sommato il risultato finale non mi è dispiaciuto. Forse con una trama così agghiacciante metterci del cuore sarebbe stato superfluo.

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  2. Non è che ispira tanto..... sarà che ultimamente ho voglia di film positivi....

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    1. Allora lascia perdere questo, almeno per il momento: di positivo non ha proprio nulla...

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  3. Avevo già letto la recensione di questo film da qualche parte (sul blog di Acalia, probabilmente) ed era entusiastica. Però anch'io come Mirage ultimamente ho voglia di positività almeno nello svago.

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    1. Magari segnatelo per un periodo in cui hai voglia di un po' di sana tensione, è un film che merita una visione, prima o poi.

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  4. A me è piaciuto!
    A me i film in cui si vendica qualcuno piacciono un sacco! Questo è un tantino esagerato, ma forse è bello proprio per questo. Lei, poi, che faccia!

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    1. Anche io in generale apprezzo i film con i vendicatori, ma a riguardo ho preferito parecchio la trilogia di Park Chan-wook. Questo rimane comunque un bel film secondo me, e lei è entrata perfettamente nel ruolo!

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  5. A me era piaciuto parecchio. Trovo che le varie confessioni si incasellino in modo perfetto e creano un agghiacciante quadro di relazioni umane sbagliate che non fanno altro che aggravare una situazione già deragliata al momento della morte della bambina ^^

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    1. La costruzione del film è perfetta, le uniche critiche che si possono fare secondo me sono a livello di regia, in certi punti si è voluto strafare (troppi ralenti, tanto per dirne una). Mi piacerebbe leggere il libro per vedere quanto della struttura è preso da lì e quanto è farina di Nakashima.

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  6. Anche a me era piaciuto molto, se ti ricordi dalla mia recensione, e sono tra quelli che amano molto i film di vendetta (tra l'altro mi sono segnata Shurayukihime di cui hai parlato qualche giorno fa!!). Poi, certamente Nakashima è bravo e ce lo vuole mostrare a tutti i costi, anche esagerando un (bel) po' (come dici bene, i ralenti... troppi! Alla fine non ne potevo più!!).
    Comunque questo film è sicuramente un pugno nello stomaco, veramente ti lascia con un senso di sgomento e sconforto che per riprendersi ce ne vuole! Anche io conto di procurarmi al più presto il libro, anche se questo non toglie gli indubbi meriti del film.
    Tra l'altro, mi pare di aver letto che a ottobre sarà in distribuzione nei cinema italiani... Se riesco, forse me lo rivedo! (lo so, mi voglio molto male, io!)

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    1. Ricordo la tua recensione e in generale sono d'accordo con te, il film mi è piaciuto e secondo me la regia (ralenti a parte) evidenzia bene la freddezza dei personaggi, la crudeltà senza spiragli di umanità, non è certo uno di quei film per cui puoi tirare un sospiro di sollievo almeno sul finale.
      Anche io avevo letto qualcosa sulla distribuzione a ottobre, ma poi cercando in giro non ho più trovato informazioni quindi non l'ho scritto. Se riesci a riguardarlo al cinema io ti appoggio, sono sempre a favore della promozione dei film giapponesi da noi, se nessuno va a vederli smetteranno di distribuire anche quei pochissimi che arrivano ora...

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