15/06/12

Recensione: Piano Forest

Piano Forest Piano no mori ピアノの森
Masayuki Kojima
Giappone, 2007

Shuhei Amamiya si trasferisce da Tokyo a una scuola elementare di provincia dove conosce Kai Ichinose, con il quale scopre di condividere la passione per il pianoforte. Kai è anche l'unica persona in grado di suonare il misterioso piano che si trova nella foresta, lasciato lì da qualcuno tanti anni prima apparentemente senza una ragione.

Dopo Nodame Cantabile mi sono dedicata alla visione di un altro lavoro di animazione in cui la musica classica riveste un ruolo importante, anche se in questo caso meno centrale.
Shuhei e Kai sono due personalità distanti, il primo dedica allo studio dello strumento tempo e fatica, risultando uno dei più promettenti giovani pianisti della nazione; Kai invece ha un talento naturale, spontaneo, rigetta l'idea di sudare sul pianoforte per ore e riproduce a orecchio i pezzi che sente con grande abilità. Il loro approccio alla musica ricorda un po' quello di Chiaki rispetto a quello di Nodame, ma la vicinanza tra le due opere finisce qui.

Piano Forest Masayuki Kojima, di recente regista del piacevole Tibetan Dog, realizza una storia di formazione in cui entrambi i protagonisti crescono grazie al contatto con l'altro, ricordando cose che avevano dimenticato o imparandone di nuove, in ogni caso uscendo arricchiti dall'incontro/scontro con la propria controparte.
Se Shuhei, a causa di un approccio estremamente serio e della pressione da parte di un esigente ambiente familiare, aveva dimenticato che suonare può essere anche divertente, Kai non conosce il piacere di migliorarsi tramite l'esercizio, di imparare qualcosa partendo dalle basi per poi aggiungere un tassello dopo l'altro di conoscenze ed esperienza.

Piano Forest
Shuhei e Kai nella foresta in cui si trova il piano

Lo studio Madhouse non delude dal punto di vista tecnico né per la colonna sonora, con brani di Mozart e Chopin; la narrazione si concentra principalmente su Kai, facendo passare in secondo piano Shuhei e penalizzandone la caratterizzazione. L'unico personaggio veramente approfondito è proprio il pianista sregolato, mentre gli altri finiscono per rimanere sullo sfondo o a fare da supporto alle sue azioni e al suo sviluppo.
Piano Forest non brilla per coinvolgimento emotivo dello spettatore, ma è comunque un lavoro piacevole, stilisticamente ben fatto, con un'aura un po' retrò che fa pensare ai cartoni di una volta.
Voto: 7

15 commenti:

  1. Ne avevo già sentito parlare non mi ricordo più dove (forse da Acalia). Sembra carino e l'ho messo in lista, ma non fra le priorità.

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    1. No, non l'ho ancora visto ;-P Ma appena lo vedrò sicuramente scriverò la recensione ^^

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    2. È un film di animazione abbastanza conosciuto, anche io ne ho letto in giro tante volte da non ricordare più dove.

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  2. mi piace molto l'idea del piano nella foresta, mi interessa soprattutto per i background (ormai lo sai, è deformazione professionale)!

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    1. Be' giustamente per il tuo lavoro hai un occhio più attento a determinati dettagli. In realtà la parte dedicata al piano (quindi ambientata nella foresta) non è lunghissima, dopo l'azione si sposta in interni e ambienti meno interessanti dal punto di vista dei fondali.

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  3. Mi ispira tremendamente e devo sempre ritagliarmi una sera per vederlo. Ce l'ho in lista una vita ormai ^^

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    1. Io non sapevo bene cosa aspettarmi quando ho iniziato a guardarlo, devo dire che probabilmente non diventerà uno dei miei film preferiti, ma è carino per una serata tranquilla.

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  4. Molto interessante !
    Devo recuperarlo.

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    1. Gli amanti dell'animazione giapponese dovrebbero assolutamente guardarlo almeno una volta.

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  5. Ho il dvd ma lo devo ancora vedere! Del manga invece ho letto una decina di volumi. Sono anni che voglio parlarne sul mio blog, ma ancora non l'ho fatto XD.

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    1. Sarei proprio curiosa di leggere del manga, immagino che lì la storia sia più approfondita e complessa, e anche agli altri personaggi venga dato più spazio. Mi piacerebbe leggerlo, la poca caratterizzazione dei comprimari è uno dei punti deboli del film.

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  6. Quando e` uscito al cinema lo avrei voluto vedere.. ah, ma non e` di questo che dovevo parlare! Ti ho premiata sul mio blog!:3

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    1. Che bello sarebbe stato vederlo al cinema. Vengo subito a vedere il premio, grazie mille! :)

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  7. Anche questo è in lista da un bel pò, ma ultimamente ho avuto davvero poco tempoo e sto dando la precendenza ad una nuova serie.....
    Fortunatamente il periodo di riposo è vicino.

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    1. Quando ti capita di avere un po' di tempo e hai voglia di qualcosa di poco impegnativo questa potrebbe essere una buona visione.

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