18/05/12

Verso il Giappone #1

giappone
Questo blog era praticamente neonato quando accennai per la prima volta alla mia futura esperienza giapponese e spiegai a grandi linee perché sarei andata a Kyoto. Ora, a diversi mesi di distanza, è giunto il momento di iniziare a organizzare concretamente l'enorme salto nel vuoto che spiccherò a ottobre. La scuola di lingua che frequenterò è la ARC Academy, sulla quale finora ho letto soltanto giudizi positivi. Per le questioni burocratiche sto facendo affidamento su Go! Go! Nihon, che si occupa di aiutare gratuitamente le persone che come me vogliono trascorrere un periodo di studio in Giappone. Non mi resta che compilare qualche modulo, raccogliere la documentazione richiesta dalla scuola - certificato di laurea, un estratto conto che dimostri che sono in grado di mantenermi finanziariamente, copia del passaporto - e pagare la quota di iscrizione, in attesa di ricevere il certificato di eleggibilità. Fin qui tutto molto semplice.



Per fare sì che tutto rimanga semplice il più a lungo possibile sto accuratamente evitando di pensarci, agendo più o meno come un robot che compie efficientemente il suo dovere senza che il minimo ripensamento possa sfiorarlo. In qualche zona del mio cervello è presente, sì, la consapevolezza che tra cinque mesi scarsi sarò dall'altra parte del mondo, soprattutto perché la gente intorno a me, comprensibilmente, mi fa spesso domande a riguardo. Io però tendo a rimuovere, rimandare il momento terrificante in cui dovrò rendermene conto, e se focalizzo il giorno della partenza mi prende un groppo alla gola e fatico a respirare.

shojo

Se avessi vent'anni e fossi una otaku che per tutta la vita ha sognato di passeggiare per Shibuya con un'uniforme da studentessa, traviata da anni di stereotipi da shoujo manga, non starei in me e giurerei di voler vivere per sempre a Tokyo, perché i giapponesi sono i più fighi del mondo e sicuramente ne sposerò uno.
La mia decisione invece è stata inevitabile e anche penosa. Lasciare la vita che conosco da sempre in stand-by per un anno non mi entusiasma e soprattutto mi spaventa da morire, per quanto cerchi di non darlo a vedere, l'idea che per dodici mesi sarò lontana da Paolo e dai mille modi in cui riesce a farmi stare bene. Lui mi supporta sempre, è quasi commovente, e la sua convinzione che tra noi andrà tutto bene nonostante le difficoltà è pressoché assoluta, tuttavia non riesco a non cogliere, tra parole e sguardi di conoscenti più o meno vicini, un'infinità di dubbi sul nostro futuro.
Io, come ho detto, non voglio pensarci. Ho fatto una scelta, consapevolmente, perché non sono ancora disposta a rinunciare alle mie ambizioni e non voglio avere rimpianti. Non sono più il tipo di persona che cerca rifugio in qualcun altro e lo mette al centro del suo mondo, accantonando sogni e progetti. Sono grande adesso.

39 commenti:

  1. Posso dirlo? Sono emozionata per te!!! *___*
    Fai bene ad andare!!Non fare come me che ho rinunciato ad un sacco di cose finita l'università.Che stupida che sono stata!!E tutto per ragioni di cuore...!!
    Sono sicura che tu e Paolo sarete più forti dei km che vi separeranno. Lui ti ha sempre supportato e non smetterà certo ora!!!
    Io quando mi sono spostata da Torino al Veneto ho agito in una sorta di nebbia. Ero molto felice (venivo qui da Baffetto)ma al contempo lasciavo la mia famiglia e gli amici.
    Non ti dico che groppo in gola gli ultimi giorni!!!!
    Però pensa: c'è Skype e potete vedervi tutti i giorni. E poi magari lui potrà venire a trovarti! E poi tu immagino tornerai qui, almeno una volta!
    Sisì, sono certa che due teste dure come voi non avranno alcuna difficoltà! :*

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    1. Grazie per l'incoraggiamento, ne ho davvero bisogno!
      Dentro di me so che è la cosa giusta da fare, che mi pentirei da morire se non partissi e perdessi questa opportunità, ma ogni tanto mi prende una gran paura.
      Immagino l'emozione mista di felicità e ansia nel lasciare la vita di sempre per seguire l'amore... però poi ti sei ambientata bene in Veneto, tutto è andato per il verso giusto!
      Farò affidamento su Skype, sulle vacanze di Natale in cui spero di riuscire a tornare a casa e su quelle estive in cui mi verrà a trovare lui... e sulle nostre teste dure, of course! :*

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  2. Capisco benissimo il tuo stato d'animo e non sai quanto posso essere vicina alla tua sensazione di "salto nel vuoto" (perché non ne ho ancora parlato e perché nulla per me è sicuro). Però posso dirti che non si tratterà di lasciare la tua vita in stand-by, ma di arricchirla di nuove esperienze che altrimenti ti mancherebbero per tutta la vita. Posso anche dirti che il mio quasi-cognato e la sua mogliettina giapponese sono stati separati per tutta la gravidanza di lei (che ha voluto vivere vicino a sua madre, come da tradizione), ma grazie ad internet si sono sentiti e visti praticamente tutti i giorni. E' stata dura, ma non insuperabile.

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    1. Anche tu stai pensando a un "salto nel vuoto"? Sono proprio curiosa di saperne di più (ovviamente quando/se potrai e vorrai parlarne).
      In realtà sono convinta che saltare almeno una volta nella vita sia indispensabile per crescere davvero, ma ogni tanto mi servono delle parole di supporto perché una cosa così grande da sola non l'ho mai fatta e pensarci mi spaventa. Ma è normale, credo.
      Stare separati per tutta la gravidanza deve essere dura, ma queste storie a lieto fine mi danno speranza. Grazie!

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  3. Che emozione... Anche se non sono nella tua situazione riesco a immaginare cosa provi. Deve essere una bella botta di adrenalina.
    A farti il mio migliore bocca in lupo aspetto qualche mese, che ce n'è ancora un po'. Per il resto, fidati del tuo istinto e vivi questo momento serenamente. E fate in modo, se davvero lo volete, che il vostro legame sia più forte della distanza. Un anno non è poi così lungo.

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    1. Assolutamente, quando ci penso l'adrenalina scorre a fiotti.
      C'è ancora tutta un'estate da passare qui, per mettere in ordine le idee e iniziare a convincermi che lo sto facendo davvero e anche che un anno non è lungo come sembra. Grazie dell'appoggio!

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  4. Se posso darti un parere da persona che ha vissuto esattamente la stessa situazione: vedrai che andrà tutto bene! ^__^
    E' normale aver paura, pensa che io all'ultimo non volevo neanche più partire, ma altrettanto normale e lecito che tu voglia fare delle esperienze; e questa di sicuro avrà molto da insegnarti :)

    L'Arc academy la conosco perchè ci sono andati alcuni miei amici ed è molto buona come scuola!! Forza :D

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    1. Pensare che anche tu hai fatto quest'esperienza ed è andato tutto bene mi rassicura! Grazie!
      Immagino che anche io quando sarò a ridosso della partenza inizierò a dire di non voler più partire, ma poi con la quota pagata, i documenti pronti, per fortuna non c'è più tempo per tirarsi indietro: ci si tappa il naso e si va! :)

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    2. fai bene ad agire senza pensare, anch'io ho fatto come te! (poi ti risparmio il racconto degli ultimi giorni prima di partire perchè è imbarazzante XD)
      e se tu fossi una otaku rimbambita credimi, non reggeresti un giorno. devi solo ringraziare di non essere così! non ti conosco personalmente ma il tuo blog mi basta per capire che sei una ragazza col sale in zucca, sai che non vai nel paese delle meraviglie (come ahimè crede troppa gente) e sicuramente riuscirai ad affrontare tutte le difficoltà che inevitabilmente ci saranno, perchè il giappone è duro! (forse kyoto è un po' più のんびり di tokyo, te lo auguro! XD).

      se ti dicessi che finora non mi sono mai sentita sola, triste, delusa o frustrata ti direi una balla grossa come una casa, ma non sono per niente pentita di essere partita e finora posso decisamente giudicare l'esperienza in modo positivo, perchè in ogni caso sento di star crescendo tantissimo ^_^ e poi io e te non saremo otaku rimbambite ma ci sono veramente troppe cose del giappone che amiamo ;)

      riguardo alla storia col tuo ragazzo...beh con il mio è finita due mesi prima che partissi, quindi io non avevo questo problema! ^^" sicuramente sarà una difficoltà in più, ma volere è potere! ti auguro che vada tutto per il meglio ^_^

      tienici aggiornati! :)

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    3. Ciao Valeria, grazie!
      Penso che partire investendo tanto tempo, fatica e soldi solo per un vago sogno derivato dalla visione di troppi anime sarebbe stato da pazzi, la mia decisione deriva dalla consapevolezza che se voglio lavorare in un certo campo, usando la lingua giapponese, non posso evitare di andare a studiarla direttamente sul luogo. Senza questa certezza la mia determinazione svanirebbe di certo in un secondo!
      Sono certa che ci saranno momenti di scoramento, ma proprio per questo sto cercando di essere il più decisa possibile.
      Sono felice di leggere che, nonostante i comprensibili momenti difficili, la tua esperienza finora ti soddisfa. Sono sicura che sarà sempre meglio, e che alla fine avrai imparato così tante cose - sia a livello di studio che a livello umano - da dimenticare in un soffio i lati negativi.
      A presto! :)

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  5. Fai benissimo! Allo stesso tempo capisco le tue ansie e i tuoi timori :(
    E ti capisco anche per il tuo non essere otaku: ho amiche che sono esattamente come dici tu e onestamente un po'invidio la loro visione unilaterale del Giappone, visto che io invece ho sentimenti molto confusi, specie dopo esserci stata.
    Anch'io sono stata a Kyoto, non so se ti posso essere utile, ma se hai bisogno chiedi!

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    1. Le ansie sono l'altra inevitabile faccia della medaglia quando si fa una scelta così drastica! Ma spero le supererò un po' alla volta.
      Penso che, come per tutte le cose, ci voglia moderazione: andare in Giappone convinti di trovare il mondo conosciuto attraverso certa cultura pop non può che portare a una certa delusione.
      Quando sarò più a tiro della partenza di certo ti approfitterò della tua esperienza su Kyoto, grazie! :)

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  6. Capisco le preoccupazioni ma ti assicuro che un anno passa in un attimo. Anzi, goditi il tempo a disposizione il più possibile. Come sempre è inutile farsi paranoie prima del tempo, vai rilassata e vedrai che andrà tutto bene.

    Per quando riguarda il discorso sul tuo ragazzo alla fine un anno è lungo ma non è un'eternità (contando anche che magari un paio di volte riuscite a vedervi allo stesso). Mia sorella è stata via un anno e praticamente prima che me ne accorgessi era già tornata XD Diciamo che forse tra i due quello che potrebbe patire un po' di più il distacco potrebbe essere lui, dato che si ritroverà con la solita routine quotidiana senza però te, mentre tu avrai uno stacco brusco nelle tue abitudini ^^

    Io sono stata in Giappone un paio d'anni fa però ero in vacanza, credo non faccia testo (Tokyo mi è piaciuta un sacco) ^^

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    1. Per me invece sarà la primissima volta in Giappone, forse se ci fossi stata almeno una volta in vacanza e sapessi meglio "cosa aspettarmi" sarei un po' meno agitata.

      Hai ragionissima, non bisogna mai fasciarsi la testa prima di sbatterla, però non posso fare a meno di essere tesa. E in effetti mi sento anche un po' in colpa a lasciare il mio ragazzo per un anno, nonostante più volte mi abbia detto che condivide in pieno la mia scelta, mi rendo conto che potrebbe essere più dura per lui, io avrò probabilmente giornate così piene che voleranno.
      Cercherò di vivere l'esperienza al meglio per non pentirmi neanche un secondo della decisione di partire!

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  7. Un anno passa in fretta, te lo garantisco.
    Nel 2006 ho vissuto per nove mesi in Australia, lontana da tutto e da tutti, in un paesino che definire inospitale (ma non per le persone, quelle erano stupende!) è davvero fargli un complimento.
    Inutile indorare la pillola, ci saranno dei momenti in cui avrai voglia di piangere e ti mancheranno la famiglia, gli amici e il fidanzato... ma sarà sicuramente una bella esperienza, che ti rimarrà per la vita e alla quale ripenserai spesso e volentieri in futuro!
    Aggiungo anche che ti invidio da morire perché, per me, il Giappone rimarrà temo solo un sogno irraggiungibile... inoltre, se mai riuscirò ad andare sarà per un tempo talmente breve che non riuscirò sicuramente a fare tutto quello che vorrei e a vivere l'asperienza come andrebbe vissuta.
    Quindi... stai tranquilla e parti a cuor leggero!!

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    1. Grazie per il sostegno!
      Wow, anche nove mesi in un paesino australiano devono essere una di quelle esperienze che non si dimenticano facilmente.
      Ho messo in conto ovviamente le giornate di sconforto, non potrà essere tutto rose e fiori, ma il momento che mi spaventa più di tutti è proprio quello in cui dovrò separarmi dai miei cari ed entrare nel gate all'aeroporto... immagino fiumi di lacrime!
      Riguardo al tuo sogno di andare in Giappone non disperare mai del tutto, qualche anno fa pensavo che avrei fatto l'impiegata per il resto della vita e poi ho cambiato idea e adesso eccomi qui a organizzare questa cosa. Non si può mai sapere, davvero!

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  8. Allora, intanto sappi che sono d'accordo con te: Kyoto batte Tokyo 1000 - 0!!! :P

    Scherzi a parte, sono veramente felice per te, perché questa esperienza, nonostante le difficoltà, sarà bellissima ed è la realizzazione di un sogno. Posso capire bene le tue ansie e preoccupazioni, spezzare in modo così netto la nostra routine quotidiana di vita non è semplice, destabilizza e inquieta, ma è un'esperienza che potrà farti soltanto bene e, per il resto, quello che mi sento di dirti è di non curarti degli altri, che soltanto tu e Paolo sapete veramente come stanno le cose tra voi, i vostri sentimenti e stati d'animo, e sono sicura che riuscirete a superare le difficoltà. Un rapporto stabile può tollerare bene certi "scossoni" emotivi e uscirne ancora più forte di prima. E poi un anno è poca cosa rispetto a una vita intera, e vedrai che passerà in fretta!
    Ti mando un abbraccio e tutto il mio supporto "virtuale". :D

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    1. Un'altra pro-Kyoto, grande! :)

      Daniela, grazie! In mezzo a tutti questi scossoni emotivi faccio ancora fatica a vedere il bello di questa futura esperienza, ma sono certa che ci sarà e che mi arricchirà, fosse anche soltanto per l'apertura a nuovi orizzonti e perché là, per forza di cose, dovrò imparare a cavarmela sempre da sola. Fa paura, sì, ma è davvero stimolante!
      Io e Paolo in realtà siamo praticamente certi che ce la faremo, ma ogni tanto mi vengono dei dubbi irrazionali e ho qualche momento disfattista... ma poi passa!
      Ti abbraccio, ancora grazie!

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  9. Ciao, grazie per il commento sul mio blog!^^
    Vedo che stai per partire per il Nihon, che dire... がんばってね!
    Anche io ho studiato giapponese all'università, poi ho fatto anche un anno all'Istituto giapponese qui a Roma, ma in Giappone ancora non sono andata... e non so se continuare a studiare il giapponese possa portare a qualcosa nel mondo lavorativo, per cui vorrei puntare ad altri campi...

    Aspetto di leggere le tue avventure! :D

    p.s.: ti andrebbe uno scambio di link?
    il tuo blog è molto carino, vorrei metterlo tra i link nella pagina del mio sito!

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    1. Ciao, grazie a te per la visita!
      Eh sì, sono nel bel mezzo dei preparativi per trascorrere un anno in Giappone. Per il momento non ho ancora chiaro quali possano essere gli sbocchi lavorativi, spero al ritorno di non trovarmi davanti a un vicolo cieco. Fossi in te forse continuerei a studiarlo, magari affiancandolo a qualche altra attività, ma non si sa mai che il momento giusto per il giapponese non arrivi!
      Inserisco volentieri il tuo link tra i blog nella colonna qui a destra, a presto! :)

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    2. eccomi! ho inserito il link nel mio sito!
      またね~

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  10. Che dire... questo è il momento delle paranoie, non puoi evitarle... una volta giunta nella terra del sol levante probabilmente ti sentirai sollevata, emozionata, in estasi, e addio preoccupazioni. Ganbatte!!

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    1. Probabilmente una volta lì sarò iperstimolata dalle mille cose che devo vedere e fare e l'ansia si calmerà... spero! :)

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  11. Ti serve assolutamente TimeLeft! Il counter che mi ha accompagnata durante il Canada. Può sembrare un programmino crudele...in realtà vedere il tempo che scorre aiuta un sacco. Te lo passo!!!

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    1. Ahah ok, anche se per sei mesi il tempo rimasto sarà più di quello passato, forse mi angoscio di più! E poi metti che alla fine sto così bene che non voglio più tornare? È un attimo, insegno il giapponese a Paolo e me lo porto dietro!

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    2. Se non vuoi più tornare provvederò personalmente a recapitarti Paolo comodamente a casa (così vengo in vacanza!)

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  12. Vedo che condividiamo esattamente lo stesso stato d'animo e abbiamo adottato la stessa strategia:rimozione in attesa del salto nel vuoto!;
    Io ho in programma un trasferimento in Giappone per qualche anno,e anche per me è stata una decisione molto sofferta.
    Ho paura di lasciare la mia famiglia e i miei amici,paura di trovarmi sola in un paese così lontano,anche se il mio compagno è già là,ma forse la mia paura più grande è quella di abituarmi alla nuova vita e non voler più tornare indietro.
    E quindi cerco di pensarci il meno possibile e soprattutto di non ascoltare i consigli non richiesti di amici e conoscenti e le loro fosche previsioni sulla mia vita di coppia.
    L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di provare ad amare il luogo in cui starai,che non è una cosa così scontata.
    Io col Giappone ho un rapporto di odio-amore,ma sto cercando di trovare più lati positivi possibili a questo Paese che per un po' sarà la mia casa.
    Comunque,ricordati che è normale avere paura.
    La tua vita sta per cambiare completamente,e proprio perché hai paura sei coraggiosa a fare questa scelta.Altrimenti,saresti solo un'incosciente.
    In bocca al lupo per la tua nuova vita.

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    1. La rimozione è sempre la migliore strategia! :)
      Wow, non sapevo che avessi in previsione un "salto" così drastico. Immagino tutti i tuoi timori e capisco quanto deve essere stato difficile scegliere, ma se hai preso questa decisione di sicuro sei molto motivata e non c'è nessuno che possa dirti che sbagli.
      Le previsioni sulla tua vita di coppia poi potete farle solo tu e il tuo compagno: cosa mai possono saperne gli altri?
      Ti ringrazio per il consiglio, non ci avevo mai pensato ma in fondo è vero, se si riesce ad amare il luogo in cui si vive tutto il resto fila via più liscio.
      Grazie tante per il sostegno e in bocca al lupo anche a te, sono certa che non ti pentirai della scelta che hai fatto!

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  13. wow, che emozione!!! e anche un po' di sana invidia... =)
    comunque no dar peso a certi sguardi, lo sapete solo voi cosa c'è e saprete cosa ci sarà. a loro non deve interessare. pensi scriverai ancora da lì?

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    1. Hai ragione, dovrei ignorare tutti ed essere più serena. Una separazione di un anno, però, un po' paura mi fa, non perché non mi fidi dei nostri sentimenti ma perché comunque ci saranno momenti difficili. In fondo però sono fiduciosa.
      Sì, l'idea è di continuare a scrivere da lì, probabilmente il blog cambierà e si concentrerà soprattutto sulla mia esperienza lì. Spero di avere il tempo per continuare ad aggiornare, farò in modo di ritagliarmelo in ogni caso.

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  14. E' normale sentirsi in dubbio e smarriti quando si deve lasciare i propri cari e la propria casa.
    Quando ho fatto l'università a Milano il primo anno è stata davvero dura, ma grazie al sostegno dei miei familiari e alle nuove amicizie sono riuscita ad andare avanti.
    Non mi pento e sono molto contenta delle esperienze che ho vissuto.
    Vai tranquilla, anche se sarà dura ci sarà sempre qualcuno che ti supporterà anche solo con semplici parole o silenzi in compagnia al telefono....

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    1. Sì sì, sono consapevole che sia tutto molto normale, però ogni tanto proprio mi scatta il terrore. Poi passa, per fortuna.
      Spero di conoscere tanta gente stimolante, e nel frattempo di riuscire a sentire spesso i miei cari nonostante impegni e fuso orario.
      Grazie per il supporto!

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  15. Ciao!
    So che è un post vecchio ma anche io sto pensando di andare alla ARC Academy di Kyoto.
    Volevo chiederti ci si può fidare di Go Go Nihon? Ti sei trovata bene? Sai quanto c'è qualcuno che ti vuole aiutare gratis hai sempre qualche timore a fidarti purtroppo ^^

    E come ti sei trovata nella scuola? La consiglieresti?

    Grazie mille per la tua attenzione! : )

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    Risposte
    1. Ciao, grazie per il commento.
      Io alla Arc di Kyoto mi sto trovando bene, è una scuola piccola e ci si sente abbastanza in famiglia. Anche dal punto di vista dello studio non ho niente di cui lamentarmi, i ritmi sono sostenuti ma non inaffrontabili, quindi riuscirai a imparare tanto e ad avere comunque tempo per viverti la città.
      Per quanto riguarda Go Go Nihon ci si può fidare senza problemi, non si fanno pagare perché i soldi li prendono dalle scuole, quindi non temere fregature in questo senso. A me hanno dato una mano per le questioni burocratiche e la ricerca della casa, di sicuro mi hanno fatto risparmiare un sacco di tempo.
      Se hai altri dubbi puoi scrivermi una mail dalla pagina Contatti, o anche qui tra i commenti. In bocca al lupo!

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  16. Ciao!
    Grazie mille per la risposta!!
    Se non ti scoccia ti scriverò un'e-mail nei prossimi giorni, avrei qualche domanda e curiosità visto che sei lì proprio nella città e scuola dove vorrei andare io : )

    Bene sono contenta per Go Go Nihon, sono sicura che mi faranno risparmiare tanto tempo!!

    Crepi il lupo e buono studio!

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    Risposte
    1. Di nulla!
      Non c'è problema, se hai dubbi o curiosità scrivimi pure una mail e cercherò di risponderti il prima possibile.
      A presto e grazie!

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    2. Ok, grazie a te!! :)

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