15/03/12

Recensione: Juliet in Love

Juliet in Love
Jordon (Francis Ng) è un piccolo criminale che deve parecchi soldi a un boss locale; Judy (Sandra Ng) è una cameriera che, in seguito a una mastectomia, si è chiusa al mondo. Complice il caso, i due dovranno accudire insieme il figlio illegittimo del boss.

Wilson Yip mette in scena la storia di due persone che hanno ormai rinunciato a trovare la gioia, ma dal reciproco incontro potranno riscoprire una ragione per cui vivere.
Da queste semplici premesse il regista di Bullets Over Summer crea un film lento e delicato che indaga i sentimenti di due reietti senza mai banalizzarli. Non necessariamente chi è solo deve piangersi addosso aspettando il vero amore; la vivace ironia di Jordon e la perseveranza di Judy, che lavora sodo per mantenere se stessa e l'esilarante nonno goloso di Coca Cola, ne fanno due personaggi credibili e affascinanti nella loro fragilità. La regia sobria ma attenta di Yip non cerca di rubare la scena agli attori: sono le interpretazioni magistrali dei due protagonisti (indimenticabili le espressioni di Francis Ng) a rendere vivida una storia tanto esile quanto toccante, che disarma per la sua sincerità.
Bandite le scene melense e i baci appassionati, l'amore va ricercato nelle piccole cose. Wilson Yip ce le mette concretamente davanti agli occhi senza esprimere un giudizio, evitando accuratamente di manipolare lo spettatore. Sta all'occhio di chi guarda coglierle o meno.



Juliet in Love

Ciò che Hollywood dovrebbe imparare da opere come questa è che non servono gesti eclatanti o dichiarazioni plateali per trasmettere al pubblico la nascita di un amore. Nella vita vera, come in Juliet in love, ci sono sguardi eloquenti, un raccontarsi soffuso, piccole ironie e un lento ma costante avvicinarsi all'altro.
Voto: 8-

Juliet in Love
"No coke no hope!"

6 commenti:

  1. ovviamente lo recupererò! Ormai ho una lista lunghissima, anche perchè la Dolce Metà mi boicotta e trova mille e più scuse per rimandare le serate film (ma io non mollo, prima o poi capitolerà!)

    In ogni caso mi ispira molto il discorso sui personaggi e soprattutto condivido pienamente sul deragliamento generale che Hollywood sta avendo ultimamente. O ho una iella pazzesca io e becco sono boiate (con personaggi piatti come carta velina e trame campate in aria) o è un trend generale, ormai XD

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    1. Nooo non farti boicottare i film! :)
      Secondo me i film hollywoodiani tendono a semplificare personaggi e sentimenti perché in fondo... sono americani! Poverini, non è colpa loro ma vivono di semplificazioni ogni giorno della loro vita, credo non reggerebbero pellicole un po' più complesse. Non ho particolari sentimenti di odio contro gli americani, ma in generale hanno limiti culturali consistenti.

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  2. Interessante, ma come Acalia ormai ho una lista lunghissima di cose da vedere, chissà quando lo recupererò!
    Condivido anch'io il discorso sulle storie d'amore holliwoodiane. Chissà se influenzano l'agire reale della gente? In caso la cosa mi spaventa.

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    1. Ah guarda io ormai metto in coda tutto, ma mi piace avere liste lunghe e varie per poter scegliere in base all'umore.
      Secondo me, come dicevo ad Acalia, le storie d'amore facilone sono il riflesso della società che le produce. Quindi un po' da spaventarsi c'è se le persone sono davvero così (o almeno aspirano a esserlo)!

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  3. Purtroppo è da un po' che non riesco a vedere film... però continuo a leggere le tue recensioni così mi tengo aggiornata ;)

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    1. Prima o poi mi auguro che tu abbia un po' più di tempo libero per i film... e allora avrai tantissime possibilità tra cui scegliere! :)

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