24/02/14

Shōjo therapy

In questi giorni, cosa rara per me, ho voglia di quelle storie di amori tra adolescenti nati tra i banchi di scuola, con i rossori di gote e i sospiri sognanti, e le confessioni che arrivano dopo settimane, mesi di struggimenti e confabulazioni con le amiche. In una parola, ho voglia di shōjo. Così alla fine della giornata, per sfuggire ai pensieri tristi, mi metto sotto alle coperte e guardo una puntata dopo l’altra fino a quando arriva il sonno, raccontandomi – mentendo – che il liceo fosse davvero così.
Se avete qualche shōjo romantico da consigliarmi fatevi avanti, ve ne sarò molto grata!

Lovely complex + Kimi ni todoke

Attenzione: i seguenti commenti contengono qualche spoiler.
Lovely Complex
Risa Koizumi è una studentessa delle superiori alta 170 centimetri, molto più della media; il suo compagno di banco Atsushi Otani, nonostante i 156 centimetri di altezza, è una promessa della squadra di basket della scuola. I due hanno un rapporto fatto di bisticci e reciproche prese in giro, tanto da essere considerati a scuola come un duo comico. Il loro rapporto cambia quando Risa si rende conto di provare dei sentimenti per l’amico.

Lovely Complex

Lovely Complex ラブ★コン è un anime ironico, la cui forza è tutta nei due protagonisti: buffi, chiassosi e un po’ lenti di comprendonio, mostrano una sintonia totale che ricorda quella di Ryūji e Taiga di Toradora! (a cui, non a caso, Lovely Complex è spesso paragonato). Se in molte opere shōjo i personaggi si innamorano dell’idea dell’altro, o semplicemente perdono la testa per il più figo della scuola, Koizumi e Otani hanno tanto in comune e l’innamoramento sembra lo sviluppo più naturale del loro rapporto. E qui entra in campo la differenza di statura, che può sembrare ad alcuni un ostacolo da nulla, ma non è proprio irrilevante quando si è adolescenti e il proprio corpo riempie un po’ tutti di complessi e sensi di inadeguatezza.

Lovely Complex

Risa, come tante protagoniste di shōjo, non ha grandi doti e non sa nemmeno cosa voglia fare nella vita, ma invece di piangersi addosso (o meglio, oltre a piangersi addosso) ce la mette proprio tutta per poter stare insieme alla persona che ama, nonostante l’ottusità sconcertante e le molte titubanze di lui. Fare il tifo con lei, provare empatia nei suoi confronti, mi è venuto naturale: non mi arrendo, ce la metterò tutta, continua a ripetersi, fino a farglielo entrare in testa a forza, a quello zuccone, che sono fatti per stare insieme nonostante tutto.
Infine, nota del tutto personale, una delle cose che ho maggiormente amato di quest’opera è che, essendo ambientata a Osaka, tutti i personaggi parlano uno sguaiatissimo Kansai-ben (dialetto del Kansai), così baka (idiota) diventa ahō, il tono degli arigatō è tutto un su e giù, e mi sento un po’ a casa.

Kimi ni todoke
Sawako Kuronuma è sempre stata incompresa dai compagni di scuola, che la chiamano Sadako (come la protagonista di The Ring) a causa del suo aspetto spettrale. Quando Shōta Kazehaya, un ragazzo dal carattere solare e amato da tutti, inizia a comportarsi in modo amichevole con lei, a poco a poco la vita di Sawako cambia.

Kimi ni todoke

Kimi ni todoke 君に届け (Arrivare a te) non è soltanto una storia di amore, ma è una storia di amicizia, crescita e maturazione, con il grosso pregio di mostrare personaggi a tutto tondo anche tra le schiere dei comprimari. Per Sawako, le amiche Chizuru e Ayane non sono in nessun modo seconde per importanza a Kazehaya, e anzi proprio l’accettazione e l’affetto di queste è la molla che le permette di acquisire finalmente fiducia in sé e il coraggio di rapportarsi con gli altri senza sentirsi costantemente in posizione di inferiorità.
Sawako è piena di insicurezze e ha la lacrima facile, oltre ad essere del tutto inetta nei rapporti interpersonali – ragione per cui la sua quotidianità è costellata di fraintendimenti – ma ce la mette tutta per proteggere le cose a cui tiene, e durante la serie evolve in modo assolutamente coerente con la propria personalità, prendendo infine in mano la propria vita.

Kimi ni todoke

I personaggi di Kimi ni todoke si fanno volere bene con facilità, ma tra tutti quello che mi ha più toccata è la manipolativa Kurumi, rivale in amore di Sawako, fragile come solo le ragazze belle e ammirate da tutti sanno essere davanti all’unica persone che vogliono e non potranno mai avere.
La serie è un mix equilibrato di divertimento e serietà, che mostra i cambiamenti di umore tramite la deformazione dei personaggi (soprattutto Sawako) in figurine chibi. Se da adolescenti non eravate il ragazzo popolare o la ragazza a cui tutti facevano la corte, ma piuttosto quella persona che per timidezza si sentiva sempre lasciata un po’ da parte, questa serie fa per voi.

14 commenti:

  1. Ogni tanto ci stanno dei momenti da shojo :D

    Ti posso consigliare:
    - Ouran Host Club (che fa ridere, ha i rossori adolescenziali e i personaggi sono simpatici da matti!)
    - Fruits basket (che unisce un briciolo di magia ed è simpaticissimo :D)
    - Hana-kimi (di cui non c'è l'anime però, ma è bellissimo *__*)
    - Peach Girl (ma l'anime non è gran che, meglio il manga)
    - Toradora (molto, molto carino! Tutto su storie adolescenziali di teneri primi amori)
    - Cortili del cuore (è un classico, io non sono una fan ma è tutto basato su patemi d'animo)

    E poi mi fermo per non fare un listone della morte nera :D

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    1. Ouran Host Club e Toradora mi sono piaciuti tanto!
      Gli altri li metto in lista, con dubbio sui Cortili del cuore di cui ricordo la tua recensione scoraggiante :)
      Grazie per i consigli!

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  2. Uno dei più belli e maturi che io abbia letto è sicuramente 'Mars' di Fuyumi Souryo, mentre qualcosa di classico e tenero può essere 'Lui, il Diavolo!', mi è venuto in mente appena ho letto questo tuo post! :D

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    1. Grazie, non conoscevo nessuno dei due, me li segno tra i prossimi acquisti!

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  3. ...sarà la primavera alle porte!
    I primi due che ti ha consigliato Acalia li ho visti e sono simpaticissimi per me: che amo le cose anche un po' demenziali ( no, soprattutto le cose demenziali!)
    Fra quelli che hai visto tu mi ispira invece il primo :-)

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    1. Per varie ragioni sono un po' sensibile ultimamente. ^^
      Ouran Host Club mi ha fatta ridere tantissimo, se Fruits basket ha un tono simile lo guarderò di sicuro!
      Se ti piacciono le cose demenziali, Lovely Complex potrebbe fare al caso tuo!

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  4. Come ti capisco! Adoro gli shojo!! Il mio preferito è ovviamente Nana, bellissima storia d'amore anche se nn ambientata a scuola.... ^^' e della stessa autrice Paradise Kiss e Ultimi raggi di luna (per quest'ultimo prepara i fazzoletti). Condivido Toradora! E Bokura ga ita (anche qui fazzoletti).

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    1. Di solito preferisco altri generi, ma mi piace variare ogni tanto.
      Nana l'ho guardato un po' a spezzoni e poi ho finito per abbandonarlo, prima o poi gli darò un'altra possibilità.
      Grazie per i consigli, mi segno soprattutto le serie da "fazzoletti", che ogni tanto ci vogliono per sfogare un po' di dispiaceri!

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  5. Kare Kano (un po' datato ma fondamentale)
    Tonari no Kaibutsu-kun (decente)
    Suki-tte Ii na yo (simile a kimi ni todoke)
    Hanasaku Iroha (solo in parte sentimentale, ma bello)

    Byōsoku Go Senchimētoru (lungometraggio bello e ultradeprimente)

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    1. Kare Kano l'ho visto un paio di volte e regge sempre bene, nonostante non sia recentissimo.
      Byōsoku Go Senchimētoru è un classico, Shinkai sa il fatto suo, anche se non è tra i miei registi preferiti.
      Gli altri titoli me li segno, grazie per i consigli!

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  6. Che bello questo tema! Mi fa tornare adolescente (temo che sia effettivamente rimasta all'età dell'adolescenza, anche se l'età anagrafica è un'altra). Me li segno e li faccio cercare, mi ispirano tantissimo!

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    1. Come ti capisco! Anche io, nonostante l'età effettiva, non riesco a rassegnarmi alla fine dell'adolescenza. ^^
      Spero ti piacciano, se li guardi poi fammi sapere!

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  7. Kimi ni todoke interessava anche a me, volevo provare a leggere il manga però ^^
    Tutti i titoli che mi vengon in mente te li hanno già consigliati, vedrò se mi viene in mente altro!

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    1. Ho l'idea che il manga di Kimi ni todoke possa approfondire di più i personaggi secondari, che meritano decisamente più attenzione di quella riservata loro nell'anime, quindi forse è meglio leggere l'opera originale.
      Grazie comunque, per i consigli sarà per la prossima volta! ^^

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