27/07/12

Recensione: Una perfetta stanza di ospedale

Ancora non sono abituata a incontrarlo solo nel ricordo. E non so in che modo affrontare la bolla di sentimenti che si forma dentro di me. Sta crescendo vistosamente dietro alle costole come se lì il sangue ristagnasse coagulandosi in un grumo. Allora controllo il respiro per non lasciarla esplodere. E non faccio altro che piangere. Nella speranza di riuscire più facilmente a dimenticare mio fratello, mi immergo nel ricordo della sua quieta camera di ospedale.

Una perfetta stanza di ospedale
Entrambi i racconti che compongono questo libro trattano il tema della malattia, analizzando il rapporto di una donna con il decadimento fisico di una persona amata e raccontandone con precisione chirurgica le reazioni psicologiche ed emotive. La storia che dà il titolo al volume racconta gli ultimi mesi di vita del fratello della protagonista, malato terminale; Quando la farfalla si sbriciolò narra la difficile decisione di Nanako, costretta a far ricoverare in una casa di riposo la nonna affetta da demenza senile.

Le due protagoniste sono accomunate, oltre che dalla dolorosa esperienza della separazione, da una sensazione di inadeguatezza e da rapporti complicati con la società e con l'altro. Quasi ossessionate dai più insignificanti dettagli, si rifugiano in uno spazio chiuso in grado di allontanarle dallo sporco dell'esterno: l'asettica stanza di ospedale diviene così un mondo parallelo, in cui "sembra di diventare un angelo o una fata", mentre la casa in cui Nanako ha vissuto per anni con la nonna le restituisce una sensazione quasi fisica della sua assenza.



A volte i luoghi assumono una valenza speciale per l'anima: sono riparo dalla solitudine, ma anche nido al quale tornare per trovare conforto. Sono le persone che abitano quei luoghi a renderli dimora del cuore, e dopo il distacco non resta altro che una stanza spoglia, quattro mura insignificanti.

La scrittura di Yoko Ogawa si sofferma sui particolari, sulle più impercettibili variazioni dei sentimenti, e sembra lo scorrere sereno di un fiume sul cui fondale si scontrino correnti tumultuose: leggerla provoca una piccola fitta dentro, come essere colpiti con un sottile stiletto.
Voto: ★★★★/5

小川 洋子 Ogawa Yōko
Una perfetta stanza di ospedale
Titolo originale: 完璧な病室 - 揚羽蝶が壊れる時 (Kanpeki na Byoushitsu Agehachou ga Kowareru Toki)
Anno di pubblicazione: 1989
Traduzione di Massimiliano Matteri e Matake Yumiko

8 commenti:

  1. Mmm... Tema molto difficile, forse non lo leggerei se non per capire il suo modo di scrivere... Al solito prediligo la forma al contenuto.

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    1. Il tema della malattia spesso mi fa desistere dalla lettura, ma in questo caso è più un pretesto per parlare delle sensazioni delle protagoniste, non è trattato in modo pesante. La scrittura dell'autrice è interessante, se lo trovi in biblioteca dagli una possibilità, è un libricino di poche pagine e non ci perderesti nemmeno troppo tempo.

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    2. Sicuramente, più che altro per il modo in cui riesci a descrivere le cose che ti appassionano e che magari di per sė non mi incuriosirebbero molto ; )

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    3. Mi fa piacere che la pensi così, ti ringrazio molto!

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  2. Risposte
    1. In realtà è un bellissimo libro, uno dei più delicati che abbia letto su questo tema.

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  3. Mi sono assolutamente innamorata del primo racconto, che da titolo al libro, e nel corso degli anni ho più volte riletto quelle poche pagine così intense e delicate. Non so perchè, invece, il secondo racconto è per me sempre stato più difficile, forse piu', denso. Quando penso alla Ogawa, è uno dei primi titoli che mi vengono in mente da suggerire, insieme a Profumo di ghiaccio e l'Anulare. Sono contenta che tu ne abbia scritto una recensione, perchè come tutti i libri di Yoko Ogawa merita di essere consigliato.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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