05/07/12

Recensione: Battle Royale (film)

Battle Royale Batoru rowaiaru バトル・ロワイヤル
Kinji Fukasaku
Giappone, 2000

Per disciplinare i giovani giapponesi, molti dei quali sono diventati incontenibili ribelli o criminali di strada, il governo emana il Battle Royale Act, che prevede di estrarre ogni anno una classe da mandare su un'isola deserta, dove agli alunni sarà imposto di uccidersi gli uni con gli altri utilizzando l'arma ottenuta casualmente in dotazione. Niente regole, tre giorni di tempo, soltanto l'ultimo sopravvissuto potrà tornare a casa.


Mentre nel romanzo la nazione era retta da una dittatura fascista, nel film si è sull'orlo di una crisi economica e sociale senza precedenti, a causa della quale i giovani non sanno orientarsi né tantomeno sfruttare l'educazione fornita dalla scuola, finendo per abbandonare gli studi e diventare teppisti. Ormai terrorizzati da adolescenti incontrollabili, gli adulti cercano un mezzo per ricordare loro l'importanza della vita e allo stesso tempo per terrorizzarli e dominarli psicologicamente.

Battle Royale

La regia di Kinji Fukasaku è in grado di tenere in equilibrio la vicenda di 42 studenti senza perdersi nemmeno per un minuto, mantenendo alto il livello di tensione e caratterizzando con poche inquadrature ognuno dei ragazzi. Le situazioni si alternano a un ritmo perfetto, passando agilmente dai flashback alle uccisioni a sangue freddo, e gli eventi di seicento pagine di libro si condensano in poco meno di due ore, grazie a capacità di sintesi e messa in scena assolutamente fuori dal comune.
Chicca imperdibile di questa pellicola è la presenza del grande "Beat" Takeshi Kitano nel ruolo del cinico insegnante della classe prescelta per il gioco: la sua interpretazione spietata e l'immancabile espressione granitica a servizio di un personaggio controverso danno vita ad alcune delle scene più stranianti del film.
Anche la performance di Kuriyama Chiaki, futura GoGo Yubari in Kill Bill vol. 1, è degna di nota nonostante la brevità della sua apparizione.
Compare inoltre, nel ruolo della bella e glaciale Mitsuko Souma, la brava Kou Shibasaki vista di recente come protagonista di Rinco's restaurant.

Battle Royale

La violenza abbonda, ma chi non sia particolarmente sensibile difficilmente la troverà eccessiva o disturbante. Di certo non basta a giustificare l'attenzione della censura giapponese: come per il libro, ciò che dà fastidio ai potenti è la critica sociale a un paese incapace di incanalare i giovani e il loro potenziale creativo all'interno del sistema, tanto rigido e costrittivo da impedire ogni slancio personale. I ragazzi, difficili da inquadrare, sono visti come una minaccia all'ordine prestabilito, ma la vera responsabilità è da ricercare altrove, più in alto nella scala gerarchica.

Battle Royale

La pellicola in definitiva regge bene il confronto con il libro e, pur non potendola definire superiore, non è nemmeno inferiore.

14 commenti:

  1. Devo ancora leggere il libro ma, sicuramente, Batoru Rowaiaru è uno dei film che più mi sono piaciuti all'interno della cinematografia giapponese moderna!

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    1. Nel libro la storia è più articolata, ma nella trasposizione non si va a perdere troppo e il film rimane un vero cult, probabilmente uno dei film giapponesi più influenti degli ultimi anni.

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  2. Visto tempo fa e mi era piaciuto molto! Ho anche il manga completo. Dovrò leggere i libro a questo punto è l'unica cosa che mi manca!

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    1. A me invece manca il manga, sono curiosa di leggerlo. Se ti è piaciuto il film anche il libro sarà di tuo gusto!

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  3. Il libro mi manca, ma il film è una bomba.
    E ti dirò, anche il secondo mi è piaciuto molto.

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    1. Di solito sui sequel ho qualche dubbio, ma in questo caso mi intriga e per completezza penso lo guarderò.

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  4. Bisognerebbe fare il confronto anche con il manga (libro vs film vs manga). Libro e film mi mancano (cof cof) ma conto di recuperare a brevissimo almeno il film (il manga è una figata ma credo che sia inutile che io lo ripeta ad ogni post su Battle Royale) ^^

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    1. Quando leggerò il manga di sicuro lo aggiungerò al confronto, da quel che sento in giro dovrebbe essere all'altezza di libro e film. Se guardi il film potresti scrivere anche tu una recensione su cosa hai preferito :)

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    2. Il titolo è famoso ma non mi ispira molto... Non capisco come si possano disciplinare dei giovani attraverso l'istigazione alla violenta, magari è questo il punto del film ma... Non mi piace :(

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    3. Nel film viene criticata proprio questa idea, che i giovani possano essere educati con le maniere forti. In genere penso critichi il fatto che una società "vecchia" come quella giapponese tenda a vedere i giovani come una minaccia all'ordine prestabilito.

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    4. Ho fatto il post manga vs film e devo dire che il manga è decisamente superiore, sia come introspezione dei personaggi, sia come livello di gore (che trovo comunque azzeccato per una produzione di questo genere) ^^

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    5. L'introspezione dei personaggi è uno dei punti deboli del film in effetti. Passo subito a leggere il tuo confronto!

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  5. Concordo con Clyo, anche a me l'incipit sembra alquanto forzato ed un controsenso, ma non posso dire altro visto che non ho visto il film.

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    1. L'effetto stridente e assurdo è voluto, allo spettatore pare logico che questo sia un mezzo sbagliato, tutto è molto eccessivo proprio per colpire e rimanere impresso. Nel libro il contesto è spiegato più approfonditamente e forse le motivazioni di chi ha creato il gioco emergono meglio.

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