C’è una ragione dietro alla mia latitanza, eh. Andiamo con ordine.
Per un paio di mesi ho vissuto serenamente in questo appartamento un po’ sgangherato vicino a New Cross Gate, con una coinquilina rispettosa dei miei spazi e due gatti che attentano continuamente alla vita della mia già malandata pianta di basilico. La padrona di casa è una regista e non sta spesso a Londra, ma in quattro giorni di permanenza è riuscita a mandare all’aria la mia preziosa routine e, dichiarando che da fine settembre potrebbe trasferirsi qui in pianta stabile, a farmi decidere che è tempo di cambiare aria. Anche se gli anni all’estero mi hanno resa molto più tollerante e paziente ho ancora bisogno di sapere che il posto che chiamo “casa” è sicuro, che se la mattina devo svegliarmi alle 6 per andare a lavorare non ci saranno persone che sbraitano e fumano in salotto fino all’una, che la padrona di casa non darà le chiavi a qualche suo conoscente che è rimasto senza un tetto con un tempismo ineccepibile. Quindi, con contratto comunque in scadenza a settembre, mi immergo di nuovo tra gli annunci su spareroom.
A Londra c’è più competizione per trovare una casa che per trovare un lavoro, o almeno così sembra. Bisogna stare sempre all’erta e rispondere agli annunci in fretta, investire tempo dopo il lavoro e nel fine settimana per andare a vedere le case e fare due chiacchiere coi potenziali coinquilini. È come andare a una serie infinita di appuntamenti al buio: a volte è un no secco per le condizioni igieniche, altre ci si imbatte in maniaci del controllo e delle regole. Con qualcuno proprio non scatta la scintilla, con altri passi la giornata seguente attaccata al telefono a pregare chiamamichiamamichiamami, e quando finalmente arriva un messaggio è per dirti che hanno scelto qualcun altro. Poi, un sabato mattina assurdamente caldo per Londra, vado a vedere una casa che è l’opposto di quella in cui sono ora: una villetta a tre piani a nord, da condividere con altri sei coinquilini. C’è una bella atmosfera, per una volta non mi sento misurata da capo a piedi, e... è quella giusta. Mi dicono che mi faranno sapere il giorno successivo, e invece un’ora dopo trovo un messaggio che dice “Ci piacerebbe averti a vivere con noi”. A metà settembre, dunque, drastico cambio di codice postale, si va a Holloway.
Proprio prima di questi dieci giorni di sconforto, dopo appena due mesi che lavoro, è arrivata la provvidenziale offerta di contratto a tempo indeterminato con relativo aumento a salvarmi dal panico totale.
Nonostante siano state un paio di settimane non proprio idilliache siamo ancora amiche, io e Londra.
Avevo accennato al mio interesse per la Sanshinkai e da un mese e mezzo sono davvero entrata a farne parte. Al momento è una delle mie cose preferite: persone deliziose e nuove esperienze, sanshin e eisa, un gran toccasana per il mio umore. Ve ne parlerò meglio più avanti.
Un’altra mia gioia è il Prince Charles Cinema. In un fine settimana ho visto Song of the Sea e Nausicaa, e tutte le lacrime accumulate per stress e ansie varie sono sgorgate fuori senza sforzo e senza vergogna.
E poi la serata The Raid & The Raid 2, due dei film che ho amato di più lo scorso anno, compreso incontro col regista Gareth Evans – siamo quasi ai livelli di estasi dell’intervista a Johnnie To. Perché non siete tutti in piedi ad applaudire? Non per vantarmi, ma frequento gli stessi posti di Nanni Cobretti de I 400 calci. Son soddisfazioni.
La vita è piena, qui, e nonostante le noie e le sfortune sono ancora in piedi.
[English]
There’s a reason why I neglected the blog in the past weeks, I swear.
In London flat hunting might be harder than job hunting and the competition is fierce. You can’t waste a second when it comes to answering an ad and you have to invest time in viewings after work and in the weekend. It’s like going to tens of blind dates: sometimes the hygenical conditions are unacceptable, sometimes you meet some control freak. With someone it just doesn’t click, with someone else you spend the day after staring at the phone, praying callmecallmecallme, then you get a message and it’s a no. On an impossibly-warm-for-London Saturday morning I went to see a place that sounded quite different from the one I live in now: a semi-detatched house in North London with six flatmates. There’s a nice atmosphere, I don’t feel judged, you know... it feels right. They tell me they will let me know the day after, but one hour later I get a message saying “We would like you to live with us”. Mid September will be time for a change of postal code, Holloway here I come.
At least some luck right before these discouraging ten days: an offer for a permanent contract and a pay rise at the company where I’ve been employed for two months now.
Not the best two weeks ever, but London and I are still friends.
I touched on my interest for Sanshinkai and I actually became a member about a month ago. Right now it’s one of my favourite things: lovely people and new experiences, sanshin and eisa, a cure-all for my mood. I’ll talk about it again later on.
Prince Charles Cinema is another big joy. In one weekend I watched Song of the Sea and Nausicaa, crying out without effort or shame all stress and anxiety.
Want more reasons to love it? The Raid & The Raid 2 marathon plus Q&A with director Gareth Evans – almost as good as Johnnie To’s interview. You should be standing and clapping now! Also, I hang out at the same places as Nanni Cobretti, founder of I 400 Calci, an Italian blog about kick-ass cinema. Yay.
Life is very full here and no matter how many bothersome things happen I’m standing still.
Bene Elena, noto che sei più ottimista del solito, sono contenta! Quante novità, io sarei nel panico a dover di nuovo cambiare casa, conoscere persone nuove. .. credo però che tutto questo ti stia dando una forza e un autostima molto positive. Come sempre faccio il tifo per te.
RispondiEliminaRispetto ai mesi scorsi sono un po' più stabile diciamo, e anche se quando capitano imprevisti del genere l'umore ne risente forse ultimamente gestisco meglio i miei momenti di sconforto.
EliminaNon nego che all'inizio è stata una bella botta e mi sono fatta i miei piantini, ma a Londra cambiare casa spesso non è così raro.
Grazie, come sempre. Un abbraccio.
Caspita! Avevi un contratto cortissimo, ma alla fine ci sono tante offerte in giro e Londra cambia continuamente, magari sei finita in una delle case che le mie amiche hanno lasciato per tornare in Italia proprio in questo periodo.
RispondiEliminaIn realtà dopo i tre mesi avrei potuto tranquillamente rinnovare, ma non mi va proprio di vivere con la mia padrona di casa. Spero però di non dover più cambiare per un po', rinuncio volentieri allo stress e alle spese del trasloco per un annetto almeno!
EliminaEcco perché eri sparita! ;)
RispondiEliminaContenta però di sentire belle notizie! Nuova casa e lavoro più stabile! Ottimo!
A presto! Un abbraccio fortissimo!
Stavolta non è stato solo per pigrizia! :D
EliminaQuando i problemi di questo tipo si risolvono è sempre un gran sollievo.
Grazie, un abbraccio a te!
Ciao, leggo in silenzio, ma leggo :-) ho visto questo e forse potresti farci un saltino, così allevi un po' le giornate pesanti http://www.animenewsnetwork.com/news/2015-08-25/manga-exhibition-at-british-museum-from-september-8/.92105 sayounara!
RispondiEliminaLicchan
Ciao cara Licchan, grazie, lo so che ci sei! :)
EliminaGrazie mille per la segnalazione, me lo annoto nel mio calendario di eventi giapponesi e ci faccio volentieri un salto!
Mi spiace sentire di tutti i casini, ma sono molto contenta che in definitiva si sia risolto tutto per il meglio!
RispondiEliminaCongratulazioni per il lavoro (invidia invidia) e tieni duro!!!
A Londra c'è tanta mobilità sia nel lavoro che per le case, spesso è un bene ma capita anche come in questo caso che sia una scocciatura. Per fortuna l'offerta non manca!
EliminaGrazie, qui il lavoro a tempo indeterminato è piuttosto comune, ma soprattutto l'aumento mi fa molto comodo!
Ma che scherzi?? Hai trovato casa e hai avuto un contratto a tempo indeterminato negli stessi giorni? Altro che amicizia, praticamente è una proposta di matrimonio da parte di Londra :D
RispondiEliminaSì, in effetti sembra proprio così, però non so se mi sento ancora pronta per il grande passo! :)
EliminaFancalcista a rapporto...! E' anche uno dei miei siti preferiti di cinema...
RispondiEliminaQuindi puoi svelare il vero volto di nonno Nanni? :-)
Quanto a The Raid, li ho adorati entrambi, l'unica cosa che non mi è piaciuta del secondo è l'aver trasformato quello che inizialmente era un progetto indipendente (The Raid 2 era nato come Berandal) nel seguito del film "di successo"... infatti tutti i collegamenti tra i due film risultano forzati e insoddisfacenti (SPOILER PER CHI NON LI HA VISTI: la morte praticamente immediata del fratello di Rama, personaggio che poteva essere sfruttato in maniera ben diversa in un seguito vero e non finto di The Raid; la ridicola scena iniziale di collegamento con il tenente corrotto ucciso senza neanche inquadrargli il volto per non doverlo far partecipare come attore; lo stesso personaggio di Rama che sembra scritto per essere proprio una persona diversa tra i due film...).
PS: ad ottobre Nausicaa arriva finalmente anche nelle sale italiane, con un "leggerissimo" ritardo... comunque... gioia! *_*
Ah, un fratello fancalcista! :)
EliminaIn realtà ho visto il video caricato sul sito dopo la serata, quindi non sono riuscita a identificare Nanni tra la folla quella sera (anche se sospettavo potesse essere presente).
È vero, ci sono delle incongruenze tra i due film, ma per tutta la durata ero così strabiliata dalle scene d'azione che perdonerei di tutto. Sono estremamente di parte, perché mi hanno lasciata a bocca aperta e li ho visti entrambi tre volte, e ancora non smetto di stupirmi. Quindi un inchino a Gareth Evans e speriamo che i suoi progetti futuri siano all'altezza.
Sì ho letto che Nausicaa arriva in Italia, era ora! Anche quello è un capolavoro che a ogni visione emoziona!