[Per analizzare le somiglianze tra le due opere non potrò evitare spoiler nel prossimo paragrafo, quindi se siete interessati alla visione del film o alla lettura del libro potreste volerlo saltare.]
I due racconti in questione sono La casa fra gli sterpi e La passione del serpente: nel primo una moglie fedele, dopo la morte, si trasforma in spirito per attendere il ritorno del marito, partito per affari e rimasto lontano da casa per anni; nel secondo una creatura demoniaca si innamora di un essere umano e lo conquista grazie al suo fascino, finché questo non apre gli occhi sulla natura della propria amante e decide di abbandonarla, scatenandone l'ira.
Nel film l'ordine dei due racconti è invertito: prima la donna-demone cerca di sedurre Genjurô, e dopo svariate disavventure l'uomo riesce a tornare al villaggio in cui l'attende la spettrale consorte.
La casa fra gli sterpi (浅茅が宿, Asaji ga yado) |
Il film richiama efficacemente le sensazioni evocate da Akinari, un misto di inquietudine e tenue bellezza, accentuate dall'abile regia e dalla fotografia perfettamente in linea con le atmosfere cupe e poetiche del testo, e mette in evidenza il destino tragico delle donne in un mondo creato da uomini per uomini. La tematica della sofferenza femminile all'interno della società tradizionale giapponese è infatti molto cara a Kenji Mizoguchi, uno dei più significativi registi del cinema nipponico classico, il cui abile tocco rende vivi i personaggi del libro e porta lo spettatore a preoccuparsi per loro, a soffrire insieme a loro.
La sua è una rilettura ponderata e intelligente che assimila il messaggio di Akinari e lo reinterpreta in chiave contemporanea, evitando il rischio di creare un'opera ricoperta da una patina di passato e distaccata dal sentire dello spettatore odierno. Al contrario, pur essendo un film di quasi sessant'anni, fa Ugetsu monogatari è tutt'oggi un'opera di indiscusso valore artistico, grazie a un'estetica elegante e a temi di fondo purtroppo ancora attuali.
La passione del serpente (蛇性の婬, Jasei no in) |
Per quanto la raccolta di Ueda Akinari sia nel suo complesso un libro notevolissimo, Mizoguchi ha saputo farlo suo in modo talmente riuscito da convincermi che la sua versione sia superiore all'originale.
O_O E' incredibile, in genere c'è il parimerito tra libro e film, e invece ha vinto nettamente il film. Wow, bisogna procurarsi questo titolo!
RispondiEliminaNon so come, ma prima o poi lo vedrò! Sì ** detto con sguardo fiero**
EliminaAnche il libro è molto bello, ma il film è davvero bello. Penso si trovi senza troppa difficoltà sottotitolato in italiano.
EliminaEhm correggo il mio commento: avrei dovuto scrivere "al massimo c'è il parimerito" :P
EliminaDevo vederlo, se non altro per l'attenzione alla condizione femminile!
RispondiEliminaMizoguchi, pur in storie varie e tutte diverse, dà spesso attenzione a questa tematica, infatti mi ripropongo da tempo di guardare almeno le sue opere più importanti.
Elimina*fruga in mezzo a pile di dvd*
RispondiEliminaCe l'ho! Sia Ugetsu monogatari che Saikaku ichidai onna, sullo stesso DVD. Ma non li ho ancora visti... E' vergognoso, ma conto di rimediare a breve!
A dire il vero, rispetto ad altri registi giapponesi ho sempre trascurato Mizoguchi, ma quel poco che ho visto mi ha colpito profondamente.
In effetti Kurosawa ha sempre ammirato la grande abilità di Mizoguchi nel ritrarre l'universo femminile.
Anche io ho Saikaku ichidai onna pronto da vedere, di Mizoguchi ho visto questo e Gli amanti crocifissi (molto molto bello).
EliminaL'attenzione alle donne è uno degli elementi che più colpisce lo spettatore odierno, ma anche lo stile e il livello tecnico sono eccezionali. Devo al più presto colmare le lacune e vedere tutti i suoi lavori (o meglio, quelli reperibili).
Lo recupero immediatamente e lo propongo alla riluttante Dolce Metà per la prossima serata film, facendogli scavalcare l'immensa coda di visione che ho. La tematica mi interessa particolarmente e poi, se è persino meglio del libro, è da non perdere ^^
RispondiEliminaIl mix tra storia di fantasmi, eventi storici e attenzione alla condizione femminile è davvero molto interessante. Spero che la tua Dolce Metà non mi odi troppo per questo! :)
EliminaIo ho il problema inverso con il mio ragazzo: ha un sacco di film anche orientali che vorrebbe vedere, ma entrambi abbiamo sempre poco tempo e quando riusciamo io mi addormento durante la visione.
RispondiEliminaMagari la vincita del film sul libro è dovuta in questo caso ad una rielaborazione del regista che ha portato ad approfondire alcuni aspetti non toccati dal libro, e forse è il metodo migliore per rendere propria un'opera
Ti capisco, in questo periodo anche io sono un po' in stallo coi film, più per pigrizia che altro.
EliminaHai colto nel segno, l'aspetto interessante del film è proprio la scelta di non copincollare la storia del libro, ma di approfondirla e modificarla anche in modo significativo, con risultati ottimi.