The Woodsman and the Rain / キツツキと雨
Shûichi Okita
Japan, 2011
Starring Koji Yakusho, Shun Oguri, Kengo Kora.
[English version below]
La mia ricerca continua a dare buoni frutti e ho trovato un altro appuntamento mensile di Giappone a Londra che vale la pena di annotare in agenda. La galleria d’arte White Conduit Projects (di cui avevo già parlato qui) ospita, un venerdì al mese, la proiezione gratuita di un film selezionato dal catalogo della ottima Third Window Films, casa di distribuzione specializzata in cinema dell’estremo Oriente.
Una location intima per una ventina di persone, un piccolo bar che offre birre giapponesi, sake e stuzzichini dal gusto nipponico, un film che fa stare bene: pochi ingredienti per una serata deliziosa.
The Woodsman and the Rain è la storia di Katsu (Koji Yakusho), boscaiolo dalla vita semplice, improvvisamente scombussolata da una troupe male assortita (non) guidata dall’inetto Koichi (Shun Oguri), che inizia le riprese di un film di zombie nel villaggio rurale in cui Katsu vive e lavora da sempre.
È l'incontro di due uomini che potrebbero essere padre e figlio. Proprio perché non lo sono, forse, riescono a comunicare l’uno con l’altro nel modo in cui per una vita non hanno saputo fare coi loro veri familiari. L’ingenuo entusiasmo di Katsu dà a Koichi il supporto che non ha mai ricevuto dal genitore; le insicurezze del ragazzo aprono gli occhi per la prima volta a Katsu sul disagio che il proprio figlio (anche lui, quasi fosse un segno del destino, Koichi) prova nel crescere e trovare la sua strada. Le dinamiche familiari restano in secondo piano ma il film ne fa intuire con sensibilità i risvolti passati e futuri.
Prima di tutto, però, quest'opera è un'esilarante commedia straripante ilarità da vedere in compagnia. C’è tanta leggerezza, nonostante i disagi dei protagonisti, e le emozioni sono suggerite attraverso i primi piani – la genuina sorpresa negli occhi di Katsu mentre legge la sceneggiatura del film, l’ansia somatizzata di Koichi sul set. Anche lo spazio e il suo utilizzo mostrano efficacemente l’avvicinamento dei personaggi, le loro riserve nel lasciarsi andare, e infine la ritrovata consapevolezza di poter mettere se stesso (自分 jibun) al centro.
The Woodsman and the Rain ha il pregio di far ridere con ciò che mette in scena e commuovere con il non detto, e ti lascia alla fine col sorriso in faccia e il cuore soddisfatto.
Il prossimo appuntamento con la Third Window Films Night alla galleria White Conduit Project è il 21 agosto con Be my Baby.
English:
My constant researches hit a new success and I found one more Japan-related event worth putting on my calendar. White Conduit Projects art gallery (I wrote about it here) hosts a free monthly showing of Japanese movies from Third Window Films, a distribution company specialized in Far East cinema.
A cosy space for about twenty people, a little bar with Japanese beers and snacks and even sake, a feel-good movie: just a few ingredients for a most enjoyable night.
The Woodsman and the Rain tells the story of Katsu (Koji Yakusho), a lumberjack enjoying a simple life with a simple job. Things get a bit complicated when a clumsy crew poorly led by spineless director Koichi (Shun Oguri) shows up to shoot a zombie movie in his rural village.
The movie is the story of two men who could be father and son. Precisely because they are not they can communicate with each other in a way that seemed impossible with their actual family. Katsu’s candid enthusiasm makes Koichi feel the support he never got from his father; Koichi’s insecurities show Katsu how his own son (as if by fate, called Koichi as well) must feel about growing up without knowing which road to take. Family problems are left in the background, but the movie subtly suggests their past and future implications.
This brilliant comedy is filled up with hilarity and has a light-hearted mood throughout its length despite the main characters’ deep troubles, so it’s a prefect choice for a movie night with friends. Emotions are evoked through close-ups of the spontaneous surprise in Katsu’s eyes while reading the script, or the somatized anxiety of Koichi on the movie set. The arrangement of actor in the frame is also very effective in showing how their characters slowly get close to each other after many hesitations, and finally the awareness that it’s right to put oneself (自分 jibun) at the centre.
The Woodsman and the Rain is a lovely film that makes you laugh about the situations it shows and moves your heart with the ones it only suggests, and will definitely leave a smile on your face.
Next Third Window Films Night at White Conduit Project will be on 21th August with the movie Be My Baby.
E' tanto che non vedo film giapponesi e questo potrebbe piacermi, grazie!
RispondiEliminaÈ davvero molto carino, fa ridere molto, è leggero... per una serata spensierata è perfetto!
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